sabato 20 dicembre 2014

La lotteria cinese


         Buon Natale e felice anno nuovo


Per farvi gli auguri di Natale ho scritto questa breve storia ispirandomi ad un famoso racconto di Mathesen Button, Button, e più precisamente alla versione apparsa nella famosa serie televisiva The twilight Zone, a cui Mathesen contribuì con diversi lavori, anche se non apprezzò le variazioni apportate all'originale.
L'idea di partenza è quella del 'Paradosso del Mandarino' (di cui avevo già parlato nell'introduzione al racconto di Arnold Bennett  Un Mandarino per Vera del 23-07-2013) e le conseguenti implicazioni morali: come potremmo reagire se messi  alla prova? e fino ache punto ci conosciamo veramente?

 

 

La lotteria cinese




Era un afoso pomeriggio d'agosto e Alice, stanca e sudata, stava tornando a casa con un carico di buste della spesa quasi esagerato per una ragazza minuta come lei. Ancora una volta senza macchina: suo marito Piero ci stava lavorando da due giorni, nei ritagli di tempo. Tanto lui sapeva aggiustare un po' di tutto e poi, un meccanico sarebbe stato troppo caro e, forse, anche sprecato, per quella vecchia carcassa che prima o poi l'avrebbe lasciata a piedi per sempre. Soldi per una nuova non ce n'erano, con quello che guadagnava Piero nell'impresa di pulizie riuscivano a mala pena a tirare avanti. Da quando lei aveva perso il lavoro al bar, quello era l'unico stipendio su cui potevano contare. Ogni tanto, i loro genitori li aiutavano con le bollette, ma quello era il massimo che potessero fare. Fortuna che il discount non era poi tanto lontano. Davanti a lei c'erano gli otto piani di un casermone popolare della periferia industriale della città. Industriale... una volta. Tutto intorno tanti altri palazzoni altrettanto brutti e anonimi ospitavano un'umanità eterogenea e multietnica, come testimoniavano le parabole che occhieggiavano dai balconi. Alice si diresse verso il garage nella speranza che il marito fosse riuscito a riparare il guasto.
Ciao, Alice.” Dal tono di voce esitante e imbarazzato, capì subito che le cose non andavano bene. Anche se erano sposati solo da due anni, era una vita che conosceva quel ragazzone grande e grosso e i suoi timidi occhi azzurri non avevano segreti per lei.