mercoledì 27 aprile 2016

Mr. Skelmersdale nel paese delle fate


Uno straniero in paradiso


Pubblicato nel 1903, Mr. Skelmersdale nel paese delle fate (Mr. Skelmersdale in Fairyland) è un'insolita incursione di H. G. Wells, padre della moderna fantascienza, nel paese incantato delle fate. Protagonista della magica avventura è un giovane aiuto droghiere, Mr. Skelmersdale appunto, la cui unica aspirazione è quella di possedere un negozietto tutto suo e sposare la sua capricciosa fidanzatina Millie, che lui prosaicamente definisce molto rispettabile.” Ma in una magica notte di mezza estate, dopo un futile litigio con la fidanzata, Mr. Skelmersdale vaga senza meta sulla collina che domina il paesaggio del piccolo villaggio e che altro non è che una di quelle antiche sepolture preistoriche, che con le loro gallerie e camere funerarie, sono probabilmente all'origine delle leggende sul 'piccolo popolo'. E qui, il nostro Endimione1 in dodicesimo, attira l'attenzione della regina delle fate, che se ne innamora e lo fa trasportare nel paese delle fate, un mondo iperuranio dove il cielo e le stelle non si vedono:
Quando si svegliò, si trovò sul più morbido tappeto erboso su cui avesse mai dormito prima e sotto l'ombra di alberi scurissimi che nascondevano completamente il cielo. Infatti, nel paese delle fate, così pare, il cielo è sempre nascosto… Ma nonostante tutto, sotto quegli alberi c'era luce, e sulle foglie e tra la zolla erbosa brillava una moltitudine di lucciole, belle e splendenti.
 E' un mondo incantato pieno di creature meravigliose che trascorrono il loro tempo a giocare e amoreggiare. A governarli è la bellissima e dolcissima regina delle fate, un mix incantevole di innocenza e sensualità:
Indossava un abito verde trasparente, e intorno al suo vitino c'era un'ampia cintura d'argento… Il mento e le guance e la gola avevano i lineamenti dolci di un bambino.”
Ma Mr. Skelmersdale ricorda soprattutto il modo in cui si muoveva.
 Se per i vittoriani la riscoperta delle fiabe popolari, e in particolare del mondo delle fate e degli elfi, come nel recupero del folklore irlandese ad opera del poeta Yeats, significa fuggire dal materialismo trionfante dell'era industriale, in questo piccolo racconto il mondo delle fate è un giardino dell'Eden dove elfi e fate amoreggiano in allegria e la regina delle fate rapisce e seduce il povero Mr. Skelmersdale, facendosi gioco del puritanismo vittoriano che con il suo rigido e ipocrita codice morale, le sue crinoline e cuffiette, mortificava la donna non solo da un punto di vista etico-sociale, ma anche e soprattutto fisico.
Ma Mr. Skelmersdale è così prigioniero dei suoi pregiudizi che è assolutamente incapace di cedere al desiderio e solo troppo tardi, quando la regina delle fate lo rimanderà al suo piccolo mondo, si renderà conto di essersi innamorato anche lui e di dover vivere per sempre con il rimpianto di ciò che ha perduto.


Libri cosigliati: 
                   
I Racconti delle fate
Traduzione dal francese di Carlo Collodi
Biblioteca Adelphi
1976, 4ª ediz., pp. XX-308 , 12 tavv.












Se preferite, ecco il link per una bella edizione in PDF




Mr. Skelmersdale nel paese delle fate

di
H.G. Wells

Arhur Rackham - Comus

C'è un uomo in quel negozio,” disse il dottore, “che è stato nel paese delle fate.”
Sciocchezze!” dissi, e voltai la testa per dare un'occhiata al negozio. Era il solito negozio di campagna con l'ufficio postale, il filo del telegrafo sulla facciata, padelle di zinco e spazzole all'esterno, stivali, stoffa per camicie e carne in barattolo in vetrina.
Mi racconti tutto,” dissi dopo una pausa.
Io non so niente,” disse il dottore. “E' uno zoticone qualunque – si chiama Skelmersdale. Ma tutti quanti qui in giro ci credono come se fosse la Bibbia.”
Dopo un po' ritornai sull'argomento.
Non ne so niente,” disse il dottore, “e non VOGLIO saperne niente. L'ho curato per un dito rotto – partita di cricket sposati contro scapoli – ed è stato allora che ho saputo di questa sciocchezza. Questo è tutto. Ma questo le fa capire con che sorta di gente ho a che fare, almeno, eh? E' un piacere inculcare idee moderne sull'igiene a gente come questa!”