venerdì 19 ottobre 2018

Trasformzione




In uno specchio oscuro



'Transfrmation' (in italiano Metamorfosi o Trasformazine) di Mary Shelley fu pubblicato nella rivista The Keepsake nel 1831.

Il racconto è ambientato nello splendido scenario di una Genova ricca di colori e luce, affacciata sull'intenso blu del Mediterraneo.
Mary Shelley giunse a Genova nel settembre 1822 e vi restò quasi un anno. Aveva 25 anni, era già nota per il suo romanzo storico Valperga e per Frankenstein, che l’anno seguente, rientrata in patria, vide rappresentato per la prima volta a teatro a Londra.
A darle supporto morale ed economico c'era lord Byron, amico di famiglia che le era stato accanto durante la cremazione della salma del marito Percy avvenuta pochi giorni prima a Viareggio, e stabilitosi anche lui a Genova, in una villa contigua a quella dove Mary abitava col figlioletto Percy.
Nel 1822-23 i due scrittori – lo racconta lei – passeggiavano insieme scendendo verso il mare da quella che oggi è via Zara, Byron meditando imprese poetiche e politiche, Mary inconsolabile e infreddolita, perché non aveva abbastanza denaro per scaldare con la legna la grande villa Negrotto che divideva con gli amici Hunt. Byron la aiutava facendole trascrivere i capitoli del suo Don Juan, e di altre sue opere. E proprio trascrivendo un dramma di Byron, The Deformed Transformed, rimasto incompiuto, Mary trovò ispirazione per Trasformazione.
Racconto gotico macabro e sinistro, Trasformation narra le vicende di Guido, nobile genovese che, preso da un impulso incontrollabile, confessa ai lettori la terribile esperienza che ha completamente trasformato la sua vita. Orfano di padre, cresce nella casa del ricco Torella e di sua figlia Juliet. Tra i due bambini si crea un forte legame affettivo. Diventato adulto Guido, venuto in possesso della sua eredità, lascia Genova per Parigi, dove vive nei piaceri e nello sfarzo. Avendo sperperato la sua ricchezza, ritorna a Genova per reclamare la mano della celestiale Juliet, ma quando Torella cerca di porre un limite al suo stile di vita, il suo temperamento Byronico lo spinge a vendicarsi del suo benefattore e decide di rapire Juliet. Scoperto, viene bandito dalla città. Mentre vaga lungo la riva del mare, solo e senza mezzi, assiste ad una terribile tempesta e dal mare emerge una strana figura a cavalcioni di un baule. Superando l'orrore iniziale, Guido accetta il patto demonico del nano deforme: gli cederà le sue sembianze apollinee per tre giorni in cambio dell'oro contenuto nel baule, non per sete di ricchezza, ma per portare a termine la sua vendetta contro Torella. Ben presto Guido capisce la terribile verità: il nano non è che la materializzazione della sua parte oscura, causa di tutte le sue disgrazie. Mentre le loro identità si fondono sempre di più, Transformation conquista il suo posto nella storia della letteratura del Doppelgänger.


Sul web ho trovato un'interessante biografia illustrata di Mary Shelley






Trasformazione

di

Mary Shelley [1831]

 

Federico Faruffini - Sordello e Cunizza, 1864




Immediatamente la mia persona fu presa
Da una terribile agonia,
Che mi forzò a dare inizio al mio racconto
E alla fine mi abbandonò.



Da allora, ad una certa ora,
Quell'agonia ritorna;
E finché la mia agghiacciante storia non è narrata,
Il cuore dentro mi brucia.
Coleridge: La ballata del vecchio marinaio (1798)






Ho sentito dire che, quando ad un essere umano accade un'avventura strana, soprannaturale e negromantica, quell'essere, per quanto possa desiderare di nasconderla, in certi momenti si sente scosso, per così dire, da una specie di terremoto intellettuale, ed è costretto a denudare i profondi recessi del suo spirito a qualcun altro. Io sono testimone di questa verità. Ho solennemente giurato a me stesso di non rivelare mai ad orecchie umane gli orrori a cui una volta, in un eccesso di demoniaco orgoglio, mi sono esposto. Il sant'uomo che raccolse la mia confessione e mi riconciliò con la chiesa, ora è morto. Nessuno sa che una volta… Perché non dovrebbe essere così? Perché raccontare una storia riguardante l'empia tentazione della Provvidenza e la mortificante umiliazione. Perché? Rispondetemi, voi che siete edotti nei segreti della natura umana! Io so solo che è così, e a dispetto della mia ferma decisione… dell'orgoglio che fin troppo mi domina… della vergogna e perfino della paura, a costo di rendermi odioso ai miei simili… devo parlare.