martedì 21 maggio 2019

Perché il francesino porta il braccio al collo


Là ci darem la mano...

Edgar A. Poe è da tutti gli appassionati di letteratura conosciuto come uno dei maestri dell’horror e del mistero, ma pochi lo conoscono come uno dei primissimi precursori della letteratura umoristica moderna, madre di quella contemporanea, ed è a questa produzione umoristica che appartiene il piccolo racconto che vi propongo: Perché il francesino porta il braccio al collo (Why the Little Frenchman Wears his Hand in aSling), pubblicato ne I racconti del grottesco e dell’arabesco (1840). E’ un Poe leggero e scanzonato, che costruisce una narrazione degna di una comica finale, basata su equivoci e reciproci dispetti in un crescendo rossiniano.

La storia è un monologo scritto in un quasi incomprensibile inglese parlato da uno zoticone irlandese con pretese di nobiltà: tal ‘Sir Pathrick O'Grandison, Barronitt.’ che intende spiegare come mai “the little ould furrener Frinchman,” - suo dirimpettaio e rivale nell’amore della vedova “the purty Misthress Tracle” - porta il braccio appeso al collo. A rendere più esilarante la situazione è la totale ottusità del protagonista, sempre pronto a scambiare per ammirazione il disagio e l’indignazione che il suo comportamento e quello del suo degno avversario, “Mounseer, the Count, A Goose, Look- aisy, Maiter-di-dauns,” arrecano alla bella e ricca vedova, di cui i due spiantati sperano di godere le grazie, ma soprattutto il patrimonio.

🔹Per saperne di più:

Edgar A. Poe, “Il Diavolo schizzinoso – I racconti umoristici del maestro dell’orrore” (Robin Edizioni)










Perché il francesino porta il braccio al collo
di
Edgar Allan Poe(before 1840)







E’ sui miei biglietti da visita (che son tutti di cartoncino rosa satinato), che ogni gentiluomo che ne abbia voglia può rimirare a suo piacimento questa interessante dicitura: “Sir Pathrick O' Grandison1, baroncino, 39 Southampton Row, Russel Square, parrocchia di o' Bloomsbury.” E se voleste scoprire chi è il campione delle belle maniere e la persona più in vista di tutta la città di Londra – ebbene, quello sono io medesimo. Fatto questo per niente strano (così, per favore, smettetela di arricciare il naso) perché per ognuna delle sei settimane da che sono un gentiluomo, dopo aver smesso di fare il bandito per assumere la baronia, è stato proprio Pathrick che è vissuto come un santo imperatore, assumendone gli atteggiamenti e le qualità.