giovedì 25 agosto 2016

I Tuggs a Ramsgate



Tutti al mare


TheTuggses at Ramsgate, è uno dei 56 sketch che compongono Sketches by "Boz," Illustrative of Every-day Life and Every-day People, pubblicato da Charles Dickens nel 1836.

Il racconto è una sorta di commedia tragicomica sulla famiglia Tuggs, onesti bottegai di Londra che improvvisamente entrano in possesso di una ricca eredità, evento che scatena le loro ridicole ambizioni sociali, in particolare quelle del figlio Simon, caricatura del dandy tardo romantico con la sua predilezione per il nero, l'ostentato amore per la natura e l'eccitabilità dei suoi nervi. Mentre il resto della famiglia - il padre Joseph Tuggs, la madre Mrs. Tuggs e la sorella Charlotte - condivide una 'confortevole' pinguedine, Simon, al contrario, è caratterizzato da un fisico mingherlino che nella sua esaltazione era “senza ombra di dubbio sintomo di una grande mente e di una disposizione romantica.
Ma è soprattutto la sua debolezza nervosa a scatenare gli eventi. Appena ricevuta la notizia dell'eredità, egli non trova niente di meglio da fare che svenire, per poi essere risvegliato con vigorosi spruzzi d'acqua. Da questo secondo battesimo egli riemergerà un umo nuovo, coinvolgendo il resto della famiglia nei suoi sogni di grandezza. Prima di tutto cambierà il proprio nome in Cymon, mentre la sorella sceglierà il più esotico Charlotta e i genitori il più modaiolo Ma e Pa. Ma la loro palingenesi sociale non si ferma qui, dopo aver chiuso l' attività, decidono di andar via da Londra per trascorrere le vacanze in una località all'altezza delle loro ambizioni. La scelta di Cymon cade su Ramsgate, cittadina balneare in voga da quando, già nella seconda metà del settecento, i bagni di mare erano diventati la scelta salutistica dell'aristocrazia, per poi trasformarsi, anche grazie alla ferrovia, in meta turistica della media borghesia.
Ed ecco i Tuggs, vestiti a nuovo, in viaggio sul vaporetto City of London Ramsgate, dove incontrano, e non per caso, il geloso e irascibile capitano Waters e la sua graziosa consorte Belinda, “con lunghi boccoli neri, grandi occhi neri, sottogonne corte, e squisite caviglie. Le sue languide occhiate al povero Cymon avranno un effetto devastante sui suoi fragili nervi: egli ne resta immediatamente soggiogato e scoprirà troppo tardi, e a spese del padre, di essersi avvicinato ad acque molto infide.
Il canovaccio della storia sembra anticipare una pochade di fine secolo, del resto lo stesso Dickens fa esplicito riferimento alla pantomima: Lo sgomentato Cymon si nascose dietro la tenda con una velocità da pantomima.
I personaggi sono caratterizzati dai loro tic e dalle loro debolezze, e per questo non c'è scampo al loro destino: gli sciocchi saranno puniti e i mascalzoni trionferanno. E Ramsgate è il palcoscenico ideale, con la sua folla di bagnanti perdigiorno, fatto di bambinaie e bambini; ma anche di ragazze da marito, madri intraprendenti e bellimbusti a caccia di dote; di guardoni col cannocchiale e giovani bagnanti nelle bathing-machine; di scaltre affittacamere e fiaccherai indolenti. Frith avrebbe potuto dipingere il suo famoso Ramsgate Sands (1852-54), solo basandosi sullo sketch di Dickens.
Ma la tela di Dickens è fatta di parole, e pertanto è il modo in cui usa la lingua a caratterizzare i personaggi. Ecco il grasso e sempliciotto Mr. Joseph Tuggs dire “srimps” invece di “shrimps,” immediatamente corretto dal solerte Cymon che si era dato l'incarico di correggere le cattive abitudini del padre, ma poi egli stesso, in preda all'ansia di calmare la gelosia del capitano Waters, si farà sfuggire ‘They ain’t worth your notice.’ tradendo la sua mediocre educazione. Il ritmo del racconto è caratterizzato da figure retoriche quali ripetizioni di frasi, parallelismi, elisioni; il tono generale è ironico, arricchito da iperboli e giochi di parole basati sull'uso di omonimi, non sempre facili da tradurre. Uno per tutto il termine 'fly' per indicare un tipo di vettura pubblica, ma Dickens non resiste alla tentazione di giocare anche con il significato di 'mosca' e 'volare' che il fonema contiene. E così, per terrorizzare il già terrorizzato Cymon, il capitano Waters si presenta in compagnia del suo amico, il tenente Sloughter, e cioè il tenente Ammazzatutti. Proprio come in una pantomima. Ma la figura retorica principale è certamente la coppia di omofoni che oppone il vecchio Simon al nuovo Cymon, un cambiamento solo apparente, perché il suono è lo stesso, e non basterà a nobilitare quello che nobile non è.


§ L'unica traduzione disponibile di tutta l'opera:
Il grande romanzo di Londra/ Charles Dickens 
Mattioli 1885 (collana Classici)
§ Utile strumento di consultazione questo elenco di personaggi in ordine alfabetico: Who's Who in Dickens  
   





I Tuggs a Ramsgate


Ramsgate Sands - William Powell Frith, 1852 to 1854


Tempo fa, in una stradina sulla riva del Surrey del Tamigi, a tre minuti di cammino dal vecchio ponte di Londra, viveva Mr. Joseph Tuggs – un ometto dalla faccia scura, capelli lucidi, occhi ammiccanti, gambe corte, e un corpo di considerevole spessore, se misurato dal bottone centrale della parte anteriore del suo panciotto fino ai bottoni ornamentali sulla parte posteriore. La figura dell'amabile Mrs.Tuggs, anche se non perfettamente proporzionata, era decisamente confortevole, e il fisico della sua unica figlia, la raffinata Miss Charlotte Tuggs, stava velocemente evolvendosi in quella condizione di rigogliosa pienezza che aveva incantato gli occhi e catturato il cuore di Mr. Tuggs in gioventù. Mr. Simon Tuggs, il suo unico figlio, e unico fratello di Miss Charlotte Tuggs, era diverso dal resto della famiglia sia per costituzione fisica che per forma mentale. Nel suo volto pensieroso c'era quell'allungamento e nelle sua gambe interessanti quella tendenza alla debolezza che sono senza ombra di dubbio sintomo di una grande mente e di una disposizione romantica. Anche i tratti più insignificanti della personalità di un tale individuo, suscitano un interesse non trascurabile nelle menti speculative. Di solito appariva in pubblico indossando scarpe bizzarre e calze di cotone nero, e risultava particolarmente affezionato ad un completo di seta nera, senza cravatta o ornamento di alcun genere.