mercoledì 16 marzo 2016

Processo per omicidio


Chi fa per sé fa per... tredici! 


A Trial For Murder di Charels Dickens, è un racconto soprannaturale di delitto e castigo con lo spirito di un uomo assassinato che ritorna sulla terra per assicurarsi che il suo assassino venga condannato a morte. Fu scritto a quattro mani insieme a Charles Allston Collins (Londra, 25 gennaio 1828 – Londra, 9 aprile 1873), marito dell'ultima figlia di Dickens, Kate Perugini (dal nome del secondo marito). Collins fu scrittore e pittore associato alla confraternita dei Preraffaelliti e fratello minore del più famoso Wilkie Collins, considerato l'inventore del romanzo giallo e grande amico di Dickens.
Ancora una volta Dickens pone mano ad un racconto del soprannaturale, quasi a sfidare quella “mancanza di coraggio" dei suoi contemporanei a confrontarsi con l'inesplicabile, come egli denuncia nel paragrafo introduttivo. Ma in questo racconto si incrociano due diversi generi narrativi, da una parte quello del soprannaturale, dall'altra quello del courtroom thriller. La vicenda, infatti, si svolge per buona parte nell'aula dell'Old Bailey dove lo spettro della vittima, visibile solo al narratore, riesce a smontare le tesi della difesa e ad influenzare il verdetto della giuria di cui diventa il tredicesimo giurato, in un crescendo di 'effetti speciali' fino al colpo di scena ultimo.




Processo per omicidio

Noto anche come Cum Grano Salis, Il tredicesimo giurato, Preso con un granello di sale, Processo per omicidio

di

Charles Dickens, 1865




Ho sempre notato una diffusa mancanza di coraggio, anche tra persone di intelligenza e cultura superiori, quando si tratta di parlare delle loro esperienze psicologiche se quelle sono state fuori dall'ordinario. Quasi tutti gli uomini temono che quello che potrebbero raccontare al proposito rischierebbe di non trovare l'eguale o una corrispondenza nella vita interiore dell'ascoltatore, e potrebbe dare adito a sospetto o ilarità.