venerdì 1 luglio 2016

Il cactus


Non c'è cactus senza spine...


The Cactus (Il cactus) è un breve racconto scritto da O. Henry* (pseudonimo di William Sidney Porter, 1862-1910) probabilmente nel 1882 e pubblicato nel suo ultimo libroWaifs and Strays’ nel 1917.
Il protagonista della storia, Trysdale, è un giovane uomo egoista arido e insensibile, che per la prima volta nella sua fatua vita deve ammettere la sconfitta: la giovane donna a cui “aveva chiesto di salire con lui sul suo piedistallo e di condividere la sua grandezza...si è appena sposata con un altro. Di ritorno dalla cerimonia insieme al fratello della sposa, nel suo appartamento da scapolo ripercorre con la mente le fasi del corteggiamento cercando di capire come mai lei “… così modesta (si disse), così infantile e devota, e (avrebbe giurato una volta) così sincera,” si fosse improvvisamente allontanata da lui proprio nel momento in cui credeva di averla conquistata. Solo alla fine, grazie ad un raffinato coup de theatre che sa tanto di contrappasso, si renderà conto che la risposta era sempre stata lì, sotto i suoi occhi.
Interessante la tecnica narrativa di questo breve racconto, che sembra anticipare inconsapevolmente le istanze del modernismo novecentesco, in particolare il trattamento del tempo narrativo che mette in contrapposizione il tempo esteriore, che qui coincide con il tempo reale in quanto scandito dai dialoghi, con il tempo interiore. Fedele al postulato iniziale secondo cui “La cosa più notevole del Tempo è che sia così puramente relativo,” la parte centrale del racconto è un lungo flash back del protagonista riportato in terza persona da un narratore onnisciente. Nel breve spazio di tempo che Trysdale impiega a togliersi i guanti, gli passa davanti agli occhi tutta una vita ed è costretto, per la prima volta, a prendere atto dei suoi macroscopici limiti.

*Per un analisi iù approfondita dell'autore e del suo stile consiglio di leggere il mio post Il riscatto di Capo Rosso.
 

Utile lettura su You Tube, che da contemporaneamente il testo del racconto.



Il cactus

di

O. HENRY


Epiphyllum anguliger (as Phyllocactus darrahii)

La cosa più notevole del Tempo è che sia così puramente relativo. E' opinione comune che all'uomo che annega venga concessa una gran quantità di ricordi, e non è incredibile che si possa rivivere un intero corteggiamento mentre ci togliamo i guanti.