Non
svegliare il conte che dorme
Ecco
un altro conte da aggiungere alla lista dei vampiri: Il
conte Magnus (CountMagnus),
considerato
uno dei migliori racconti di M. R. James e pubblicato nella raccolta
Ghost
Stories of an Antiquary,
1904.
Questa
volta non siamo nei Carpazi, ma nelle
gelide latitudini scandinave, e precisamente in Svezia, “una
regione quasi sconosciuta agli inglesi di quaranta anni fa” ma
che James, viaggiatore appassionato, aveva avuto modo di visitare e
di cui aveva imparato la lingua
(oltre
al danese
- sarà un ottimo traduttore di Hans Christian Andersen - al copto,
l'ebraico, e il siriaco). Anche in questo racconto l'orrore è sapientemente costruito attraverso citazioni colte tratte dalla Bibbia e da libri rari che solo un antiquario raffinato come M. R. James poteva padroneggiare con tanta abilità.
Il
meccanismo narrativo è ormai collaudato: c'è un narratore in prima
persona che viene casualmente in possesso del diario di viaggio di un
solitario turista inglese, Mr Wraxall, in visita alla dimora avita
di un'antica e nobile famiglia svedese (realmente
esistita),
i De la Gardie, alla ricerca di documenti da inserire in una specie
di guida
turistica. Mr Wraxall resta particolarmente impressionato da alcuni
misteriosi
frammenti scritti
del capostipite, il conte Magnus, appunto,
che ai suoi tempi si dilettava di alchimia e magia, e
resta
come ipnotizzato
dall'energia
che scaturisce
dal
suo
ritratto, tanto che dentro di lui incomincia a sorgere il desiderio di incontrare il conte.
Mr
Wraxall, uomo curioso oltre che solitario, interroga il suo
albergatore al riguardo del conte per scoprire dettagli
folcloristici da inserire nella sua guida. Viene così a sapere che
il conte era uomo poco amato per
la
sua crudeltà verso i contadini e la sua memoria suscita ancora
terrore a causa di un misterioso pellegrinaggio nero da cui aveva
riportato qualcosa o qualcuno veramente raccapricciante. Incalzato
dalle domande di Mr Wraxall, l'oste gli racconta la fine orribile
fatta da due uomini che erano andati a cacciare di frodo nei boschi
del conte dopo la sua morte. Uno
dei due morirà dopo una terribile agonia, mentre il cadavere
dell'altro viene ritrovato orribilmente mutilato: “...ma
ora la sua faccia non c'era più, perché la sua
carne
era stata succhiata via dalle ossa.” Paese
che vai, vampiro che trovi.
Ma
ciò che attira maggiormente
la
curiosità del nostro turista è
lo strano mausoleo ottagonale attaccato alla chiesa del paese dove
il conte Magnus riposa in un sarcofago di rame ornato da misteriose
incisioni, tra
cui l'immagine di una creatura mostruosa, bassa e tentacolare,
avvolta in un mantello con
cappuccio che
insegue un uomo in preda ad un raptus di follia, mentre
un misterioso uomo avvolto
in un mantello con in testa un cappello a tese larghe, osserva la
scena dall'alto di una collina.
Preso
da
una specie di trance, Mr
Wraxall inizia
ad invocare il conte, quando
ad un tratto gli sembra che il sarcofago si apra. A
questo punto se ne
fugge via terrorizzato,
e prendendo a pretesto alcuni suoi affari urgenti, se ne ritorna in
Inghilterra. Durante
il viaggio in nave le sue allucinazioni peggiorano al punto che gli
sembra di rivede in ogni passeggero le due
misteriose figure
incise sul sarcofago. Giunto
in Inghilterra, si reca in carrozza ad un piccolo villaggio in cerca
di un po' di pace, ma ad un incrocio, altro luogo magico per
eccellenza, rivede quelli che ormai considera i suoi persecutori. Ora
si rende conto di aver risvegliato con le sue invocazioni forze
misteriose e malvagie, e due giorni dopo morirà, completamente
solo in una piccola stanza ammobiliata,
gridando: “Che
cosa ho
fatto?” e “Non c'è speranza?” L'autore
non dice chiaramente come è morto Mr Wraxall, ma ce lo fa intuire
attraverso le reazioni della giuria venuta a stabilire le cause della
sua morte e che sono identiche a quelle degli uomini che avevano
ritrovato il cadavere del bracconiere nella foresta del conte Magnus.
Il
conte Magnus
di
M.
R. James
In che modo
mi siano venute tra le mani le carte da cui ho tratto la storia che
segue, è l'ultimo punto di cui il lettore verrà a conoscenza in
queste pagine. Ma è necessarie precisare qual è la forma in cui
possiedo i miei estratti.