Tutti
al mare
TheTuggses at Ramsgate, è uno dei 56 sketch che compongono Sketches by "Boz," Illustrative of Every-day Life and Every-day People, pubblicato da Charles Dickens nel 1836.
Il
racconto è una sorta di commedia tragicomica sulla famiglia Tuggs,
onesti bottegai di Londra che improvvisamente entrano in possesso di
una ricca eredità, evento che scatena le loro ridicole ambizioni
sociali, in particolare quelle del figlio Simon, caricatura
del dandy tardo romantico con la sua predilezione per il nero,
l'ostentato amore per la natura e l'eccitabilità dei suoi nervi.
Mentre
il resto della famiglia - il padre Joseph Tuggs, la madre Mrs. Tuggs
e la sorella Charlotte - condivide una 'confortevole' pinguedine,
Simon, al contrario, è caratterizzato da un fisico mingherlino che
nella sua
esaltazione era “senza
ombra di dubbio sintomo
di una grande mente e di una disposizione romantica.”
Ma
è
soprattutto la sua debolezza nervosa a
scatenare
gli eventi. Appena ricevuta la notizia dell'eredità, egli non trova
niente di meglio da fare che svenire, per poi essere risvegliato con
vigorosi spruzzi d'acqua. Da questo secondo
battesimo
egli riemergerà un umo nuovo, coinvolgendo il resto della famiglia
nei
suoi sogni di grandezza.
Prima di tutto cambierà
il proprio nome in
Cymon,
mentre la sorella sceglierà il più esotico Charlotta
e i genitori il più modaiolo Ma
e Pa.
Ma
la loro palingenesi sociale
non
si ferma qui, dopo aver chiuso l'
attività, decidono di andar via da Londra per trascorrere le vacanze
in una
località all'altezza delle loro ambizioni.
La scelta di
Cymon cade su
Ramsgate,
cittadina
balneare in
voga
da quando, già nella seconda metà del settecento, i
bagni di mare erano
diventati
la scelta salutistica dell'aristocrazia, per
poi trasformarsi,
anche grazie alla ferrovia, in
meta
turistica
della
media borghesia.
Ed
ecco i Tuggs, vestiti a nuovo, in viaggio sul vaporetto City
of London Ramsgate, dove
incontrano, e non per caso, il geloso e irascibile capitano Waters e
la sua graziosa consorte Belinda, “con
lunghi boccoli neri, grandi occhi neri, sottogonne corte, e squisite
caviglie.”
Le
sue
languide occhiate al povero Cymon avranno
un effetto devastante sui suoi fragili
nervi:
egli
ne resta immediatamente soggiogato
e
scoprirà troppo tardi, e a spese del padre, di essersi avvicinato
ad
acque molto infide.
Il
canovaccio della storia sembra anticipare una pochade
di fine secolo,
del resto lo stesso Dickens fa esplicito riferimento alla pantomima:
“Lo
sgomentato Cymon si nascose dietro la tenda con una velocità da
pantomima.”
I
personaggi sono caratterizzati
dai loro tic e dalle loro debolezze, e
per questo non c'è scampo al loro destino: gli sciocchi saranno
puniti e i mascalzoni trionferanno. E Ramsgate è
il palcoscenico ideale, con
la sua folla di bagnanti perdigiorno, fatto di bambinaie e bambini;
ma anche di ragazze
da marito, madri
intraprendenti e
bellimbusti a caccia di dote; di guardoni col cannocchiale e giovani
bagnanti nelle bathing-machine; di
scaltre
affittacamere e fiaccherai indolenti. Frith
avrebbe potuto dipingere il suo famoso Ramsgate
Sands
(1852-54),
solo basandosi sullo sketch di Dickens.
Ma
la tela di Dickens è fatta di parole, e pertanto è il modo in cui
usa la lingua a caratterizzare i personaggi. Ecco
il grasso e sempliciotto Mr. Joseph Tuggs dire
“srimps” invece di “shrimps,” immediatamente corretto dal
solerte Cymon che si era dato l'incarico di correggere le cattive
abitudini del padre, ma
poi egli stesso, in preda all'ansia di calmare la gelosia del
capitano Waters, si farà sfuggire ‘They ain’t worth your
notice.’ tradendo la sua mediocre educazione. Il ritmo del racconto
è
caratterizzato da figure retoriche quali ripetizioni di frasi,
parallelismi, elisioni;
il tono generale è ironico, arricchito da iperboli e giochi di
parole basati
sull'uso di
omonimi,
non sempre facili da tradurre. Uno per tutto il
termine 'fly' per
indicare un tipo di vettura pubblica, ma Dickens non resiste alla
tentazione di giocare anche con il significato di 'mosca' e 'volare'
che il fonema contiene. E così, per terrorizzare il già
terrorizzato Cymon, il
capitano Waters si
presenta in compagnia del suo amico,
il tenente Sloughter, e cioè
il tenente Ammazzatutti. Proprio come in una pantomima. Ma
la figura retorica principale è certamente la coppia di omofoni che
oppone il vecchio Simon al nuovo Cymon, un cambiamento solo
apparente, perché il suono è lo stesso, e non basterà a nobilitare
quello che nobile non è.
§
L'unica traduzione disponibile di tutta l'opera:
Il grande romanzo di Londra/ Charles Dickens
Mattioli 1885 (collana Classici)
§ Utile strumento di consultazione questo elenco di personaggi in ordine alfabetico: Who's Who in Dickens Mattioli 1885 (collana Classici)
I
Tuggs a Ramsgate
Ramsgate Sands - William Powell Frith, 1852 to 1854 |
Tempo
fa,
in una stradina sulla riva del Surrey del Tamigi, a tre minuti di
cammino
dal vecchio ponte di Londra, viveva Mr. Joseph Tuggs – un ometto
dalla faccia scura, capelli lucidi,
occhi ammiccanti, gambe corte, e un corpo di considerevole spessore,
se misurato dal bottone centrale della parte anteriore del suo
panciotto fino
ai bottoni ornamentali sulla parte posteriore. La figura dell'amabile
Mrs.Tuggs, anche se non perfettamente proporzionata, era decisamente
confortevole, e il fisico della sua unica figlia, la raffinata Miss
Charlotte Tuggs, stava velocemente evolvendosi in quella condizione
di rigogliosa pienezza che aveva incantato gli occhi e catturato il
cuore di Mr. Tuggs in gioventù. Mr. Simon Tuggs, il suo unico
figlio, e unico fratello di Miss Charlotte Tuggs, era diverso dal
resto della famiglia sia per costituzione fisica che per forma
mentale. Nel suo volto pensieroso c'era quell'allungamento e nelle
sua gambe interessanti quella tendenza alla debolezza
che sono
senza ombra di dubbio sintomo
di una grande mente e di una disposizione romantica. Anche i tratti
più insignificanti della personalità di un tale individuo,
suscitano un interesse non trascurabile nelle menti speculative. Di
solito appariva in pubblico indossando scarpe bizzarre e calze di
cotone nero, e risultava particolarmente affezionato ad un completo
di seta nera, senza cravatta o ornamento di alcun genere.