giovedì 25 agosto 2016

I Tuggs a Ramsgate



Tutti al mare


TheTuggses at Ramsgate, è uno dei 56 sketch che compongono Sketches by "Boz," Illustrative of Every-day Life and Every-day People, pubblicato da Charles Dickens nel 1836.

Il racconto è una sorta di commedia tragicomica sulla famiglia Tuggs, onesti bottegai di Londra che improvvisamente entrano in possesso di una ricca eredità, evento che scatena le loro ridicole ambizioni sociali, in particolare quelle del figlio Simon, caricatura del dandy tardo romantico con la sua predilezione per il nero, l'ostentato amore per la natura e l'eccitabilità dei suoi nervi. Mentre il resto della famiglia - il padre Joseph Tuggs, la madre Mrs. Tuggs e la sorella Charlotte - condivide una 'confortevole' pinguedine, Simon, al contrario, è caratterizzato da un fisico mingherlino che nella sua esaltazione era “senza ombra di dubbio sintomo di una grande mente e di una disposizione romantica.
Ma è soprattutto la sua debolezza nervosa a scatenare gli eventi. Appena ricevuta la notizia dell'eredità, egli non trova niente di meglio da fare che svenire, per poi essere risvegliato con vigorosi spruzzi d'acqua. Da questo secondo battesimo egli riemergerà un umo nuovo, coinvolgendo il resto della famiglia nei suoi sogni di grandezza. Prima di tutto cambierà il proprio nome in Cymon, mentre la sorella sceglierà il più esotico Charlotta e i genitori il più modaiolo Ma e Pa. Ma la loro palingenesi sociale non si ferma qui, dopo aver chiuso l' attività, decidono di andar via da Londra per trascorrere le vacanze in una località all'altezza delle loro ambizioni. La scelta di Cymon cade su Ramsgate, cittadina balneare in voga da quando, già nella seconda metà del settecento, i bagni di mare erano diventati la scelta salutistica dell'aristocrazia, per poi trasformarsi, anche grazie alla ferrovia, in meta turistica della media borghesia.
Ed ecco i Tuggs, vestiti a nuovo, in viaggio sul vaporetto City of London Ramsgate, dove incontrano, e non per caso, il geloso e irascibile capitano Waters e la sua graziosa consorte Belinda, “con lunghi boccoli neri, grandi occhi neri, sottogonne corte, e squisite caviglie. Le sue languide occhiate al povero Cymon avranno un effetto devastante sui suoi fragili nervi: egli ne resta immediatamente soggiogato e scoprirà troppo tardi, e a spese del padre, di essersi avvicinato ad acque molto infide.
Il canovaccio della storia sembra anticipare una pochade di fine secolo, del resto lo stesso Dickens fa esplicito riferimento alla pantomima: Lo sgomentato Cymon si nascose dietro la tenda con una velocità da pantomima.
I personaggi sono caratterizzati dai loro tic e dalle loro debolezze, e per questo non c'è scampo al loro destino: gli sciocchi saranno puniti e i mascalzoni trionferanno. E Ramsgate è il palcoscenico ideale, con la sua folla di bagnanti perdigiorno, fatto di bambinaie e bambini; ma anche di ragazze da marito, madri intraprendenti e bellimbusti a caccia di dote; di guardoni col cannocchiale e giovani bagnanti nelle bathing-machine; di scaltre affittacamere e fiaccherai indolenti. Frith avrebbe potuto dipingere il suo famoso Ramsgate Sands (1852-54), solo basandosi sullo sketch di Dickens.
Ma la tela di Dickens è fatta di parole, e pertanto è il modo in cui usa la lingua a caratterizzare i personaggi. Ecco il grasso e sempliciotto Mr. Joseph Tuggs dire “srimps” invece di “shrimps,” immediatamente corretto dal solerte Cymon che si era dato l'incarico di correggere le cattive abitudini del padre, ma poi egli stesso, in preda all'ansia di calmare la gelosia del capitano Waters, si farà sfuggire ‘They ain’t worth your notice.’ tradendo la sua mediocre educazione. Il ritmo del racconto è caratterizzato da figure retoriche quali ripetizioni di frasi, parallelismi, elisioni; il tono generale è ironico, arricchito da iperboli e giochi di parole basati sull'uso di omonimi, non sempre facili da tradurre. Uno per tutto il termine 'fly' per indicare un tipo di vettura pubblica, ma Dickens non resiste alla tentazione di giocare anche con il significato di 'mosca' e 'volare' che il fonema contiene. E così, per terrorizzare il già terrorizzato Cymon, il capitano Waters si presenta in compagnia del suo amico, il tenente Sloughter, e cioè il tenente Ammazzatutti. Proprio come in una pantomima. Ma la figura retorica principale è certamente la coppia di omofoni che oppone il vecchio Simon al nuovo Cymon, un cambiamento solo apparente, perché il suono è lo stesso, e non basterà a nobilitare quello che nobile non è.


§ L'unica traduzione disponibile di tutta l'opera:
Il grande romanzo di Londra/ Charles Dickens 
Mattioli 1885 (collana Classici)
§ Utile strumento di consultazione questo elenco di personaggi in ordine alfabetico: Who's Who in Dickens  
   





I Tuggs a Ramsgate


Ramsgate Sands - William Powell Frith, 1852 to 1854


Tempo fa, in una stradina sulla riva del Surrey del Tamigi, a tre minuti di cammino dal vecchio ponte di Londra, viveva Mr. Joseph Tuggs – un ometto dalla faccia scura, capelli lucidi, occhi ammiccanti, gambe corte, e un corpo di considerevole spessore, se misurato dal bottone centrale della parte anteriore del suo panciotto fino ai bottoni ornamentali sulla parte posteriore. La figura dell'amabile Mrs.Tuggs, anche se non perfettamente proporzionata, era decisamente confortevole, e il fisico della sua unica figlia, la raffinata Miss Charlotte Tuggs, stava velocemente evolvendosi in quella condizione di rigogliosa pienezza che aveva incantato gli occhi e catturato il cuore di Mr. Tuggs in gioventù. Mr. Simon Tuggs, il suo unico figlio, e unico fratello di Miss Charlotte Tuggs, era diverso dal resto della famiglia sia per costituzione fisica che per forma mentale. Nel suo volto pensieroso c'era quell'allungamento e nelle sua gambe interessanti quella tendenza alla debolezza che sono senza ombra di dubbio sintomo di una grande mente e di una disposizione romantica. Anche i tratti più insignificanti della personalità di un tale individuo, suscitano un interesse non trascurabile nelle menti speculative. Di solito appariva in pubblico indossando scarpe bizzarre e calze di cotone nero, e risultava particolarmente affezionato ad un completo di seta nera, senza cravatta o ornamento di alcun genere.

Non c'è forse nessuna professione, per quanto utile, né alcuna occupazione, per quanto meritoria, che possa sfuggire ai meschini attacchi delle menti rozze. Mr. Joseph Tuggs era un droghiere. Si sarebbe potuto supporre che un droghiere non potesse essere oggetto di calunnia, ma no – i vicini lo bollavano come commerciante, e la voce velenosa dell'invidia asseriva che dispensava il tè e il caffè a quarti, vendeva lo zucchero a once, il formaggio a fette, il tabacco a mezze once, e il burro a panetti. Queste malignità, comunque, non tangevano minimamente la famiglia Tuggs. Mr.Tuggs si occupava del reparto drogheria, Mrs. Tuggs dei formaggi e Miss Tuggs della sua educazione. Mr. Simon Tuggs seguiva i libri contabili del padre e la propria opinione.
Un bel pomeriggio di primavera, il succitato gentiluomo era seduto su una botte di formaggio Dorset1, dietro una piccola scrivania rossa con un bordo di legno, che ornava un angolo del bancone, quando uno straniero scese da un carrozza ed entrò di corsa nel negozio. Era vestito di nero e recava con sé un ombrello verde e una borsa blu. “Mr. Tuggs?” disse lo straniero, con tono inquisitivo.
IO mi chiamo Tuggs,” rispose Mr. Simon.
Mi riferivo all'altro Mr. Tuggs,” disse lo straniero, guardando verso la porta a vetri che conduceva nel salottino dietro il negozio, dietro a cui, la faccia rotonda di Mr. Tuggs, padre, era perfettamente visibile, dal momento che stava sbirciando da sopra le tendine.
Mr. Simon agitò elegantemente la sua penna, come a palesare il suo desiderio che il padre si facesse avanti. Mr. Joseph Tuggs, con considerevole celerità, tolse la faccia dalla tendina e la piazzò davanti allo straniero.
Vengo dal tribunale,” disse l'uomo con la borsa.
Dal tribunale!” disse Mrs. Tuggs, spalancando la porta del salottino e rivelando la presenza di Miss Tuggs.
Dal tribunale!” dissero Miss Tuggs e Mr. Simon Tuggs allo stesso momento.
Dal tribunale!” disse Mr.Joseph Tuggs, diventando pallido come un formaggio olandese.
Dal tribunale,” ripeté l'uomo con la borsa, “da parte dell'avvocato Cower. Mr. Tuggs, mi congratulo con lei, signore. Mrs. e Miss Tuggs, mi felicito per la vostra prosperità! Abbiamo vinto.” E l'uomo con la borsa si spogliò con calma dell'ombrello e dei guanti, come preliminare alla stretta di mano con Mr. Tuggs.
Ora, le parole “abbiamo vinto,” erano appena uscite dalla bocca dell'uomo con la valigia, che Mr. Simon Tuggs si alzò dal barile di formaggio Dorset, spalancò gli occhi, annaspò, disegnò in aria dei numeri otto con la penna e infine cadde nelle braccia della sua preoccupata madre e svenne senza alcun apparente motivo o pretesto.
Acqua!” urlò Mrs. Tuggs.
Apri gli occhi, figlio mio,” esclamò Mr. Tuggs.
Simon! Caro Simon!” gridò Miss Tuggs.
Sto meglio, adesso,” disse Simon Tuggs. “Cosa! Abbiamo vinto!" E allora, come a corroborare la prova che stava meglio, svenne di nuovo, e fu portato nel salottino dalle forze congiunte del resto della famiglia e dell'uomo con la borsa.
Per uno spettatore casuale, o per chiunque non fosse a conoscenza della situazione della famiglia, questo svenimento sarebbe stato inspiegabile. Per coloro che erano a conoscenza della missione dell'uomo con la borsa, ed in più avevano familiarità con l'eccitabilità dei nervi di Mr. Simon Tuggs, era perfettamente comprensibile. Una lunga vicenda giudiziaria riguardante la validità di un testamento, era giunta inaspettatamente a sentenza e Mr. Joseph Tuggs era il possessore di ventimila sterline.
Quella notte, nel salottino, ebbe luogo un lungo consulto – un consulto che doveva decidere i futuri destini della famiglia Tuggs. Il negozio fu chiuso, insolitamente presto, e molti furono gli inutili calci dispensati alla porta chiusa da coloro che chiedevano quarti di zucchero, o mezze forme di pane, o qualche penny di pepe, e anche se i proprietari avrebbero dovuto essere “via fino a sabato,” il destino aveva dato il via a ben altri avvenimenti.
Dobbiamo assolutamente dismettere l'attività,” disse Miss. Tuggs.
Oh, assolutamente,” disse Mrs. Tuggs.
Simon diventerà avvocato,” disse Mr. Joseph Tuggs.
E in futuro mi firmerò sempre come 'Cymon',” disse suo figlio.
E io mi chiamerò Charlotta,” disse Miss Tuggs.
E voi dovete chiamare ME 'Ma' e vostro padre 'Pa',” disse Mrs. Tuggs.
Sì, e Pa deve abbandonare tutte le sue cattive abitudini,” aggiunse Miss Tuggs.
Me ne occuperò personalmente,” rispose Mr. Joseph Tuggs, con aria compiaciuta. Proprio in quel momento, stava mangiando salmone sottaceto con un coltellino.
Dobbiamo lasciare immediatamente la città,” disse Mr. Cymon Tuggs.
Tutti concordarono che questa era una premessa indispensabile per diventare persone raffinate. Quindi sorse il problema: dove sarebbero andati?
Gravesand?” suggerì timidamente Mr. Joseph Tuggs. L'idea fu unanimamente scartata. Gravesand era BASSA.
Margate?” suggerì Mrs. Tuggs. Peggio ancora – lì non c'erano altro che commercianti.
Brighton?” Mr. Cymon Tugg oppose il più assoluto diniego. Nelle ultime tre settimane, tutte le carrozze, a turno, si erano rovesciate, in ogni carrozza c'erano stati in media due passeggeri uccisi e sei feriti e, in ogni caso, i giornali avevano asserito che 'nessuna responsabilità di alcun genere poteva essere attribuita al cocchiere.'
Ramsgate2?” esclamò Mr. Cymon, pensieroso. Sicuro, come erano stati stupidi, a non averci pensato prima! Ramsgate era proprio il posto giusto.
Due mesi dopo questa conversazione, il vaporetto City of London Ramsgate stava navigando allegramente lungo il fiume. La bandiera sventolava, la banda suonava, i passeggeri chiacchieravano, ogni cosa sembrava gaia e vivace. Nessuna meraviglia, a bordo c'era la famiglia Tuggs.



Affascinante, vero?” disse Mr. Joseph Tuggs, che indossava un cappotto verde bottiglia, con un colletto di velluto dello stesso colore, e un cappello da viaggio blu con una fascia dorata.
Suggestivo,” rispose Mr. Cymon Tuggs – stava facendo pratica da avvocato. “Suggestivo!”
Splendida giornata, signore!” disse un robusto gentiluomo dall'aria militaresca con un soprabito blu abbottonato fino al mento e pantaloni bianchi agganciati sotto la suola degli stivali.
Mr. Cymon Tuggs si assunse la responsabilità di replicare a quell'osservazione. “Divino!” rispose.
Lei è un entusiasta ammiratore delle bellezze della natura, signore?”, disse il gentiluomo dall'aria militaresca.
Infatti, signore,” rispose Mr. Cymon Tuggs.
Viaggiato molto, signore?” chiese il gentiluomo dall'aria militaresca.
Non molto,” rispose Mr. Cymon Tuggs.
E' stato sul continente, vero?” chiese il gentiluomo dall'aria militaresca.
Non esattamente,” rispose Mr. Cymon Tuggs - con tono vissuto, come se avesse voluto far intendere di essere arrivato a mezza strada per poi tornare indietro.
Naturalmente avete intenzione di far fare a vostro figlio il grand tour3, signore?” disse il gentiluomo dall'aria militaresca, rivolgendosi a Mr. Joseph Tuggs.
Poiché Mr. Joseph Tuggs non capiva esattamente cosa fosse il grand tour, o come fosse fatto quell'articolo, rispose, “Naturalmente.” Appena ebbe pronunciato quella parola, ecco arrivare trotterellando, dal suo sedile a poppa della nave, una giovane donna con un soprabito di seta color pulce, e stivaletti dello stesso colore, con lunghi boccoli neri, grandi occhi neri, sottogonne corte, e squisite caviglie.
Walter, mio caro,” disse la giovane donna al gentiluomo dall'aria militaresca.
Sì, Belinda, amore mio,” rispose il gentiluomo dall'aria militaresca alla giovane donna dagli occhi neri.
Perché mi hai lasciata sola così a lungo?” disse la giovane donna. “Sono stata fissata con intollerabile insistenza da quei giovanotti maleducati.”
Cosa! Fissata?” esclamò il gentiluomo dall'aria militaresca, con un'enfasi che fece distogliere lo sguardo di Mr. Cymon Tuggs dal viso della giovane donna con incredibile rapidità. “Quali giovanotti – dove?” e il gentiluomo dall'aria militaresca serrò il pugno e lanciò uno sguardo infuriato sui fumatori di sigari lì intorno.
Calmati, Walter, te ne prego,” disse la giovane donna.
Niente affatto,” disse il gentiluomo dall'aria militaresca.
La prego, signore,” si intromise Mr. Cymon Tuggs. “Non meritano la vostra attenzione.”
No – no – non la meritano, assolutamente,” lo incalzò la giovane donna.
Starò calmo,” disse il gentiluomo dall'aria militaresca. “Lei dice il vero, signore. La ringrazio per il suo tempestivo intervento, che mi ha impedito di rendermi colpevole di una carneficina.” Dopo aver calmato la sua rabbia, il gentiluomo dall'aria militaresca strinse energicamente la mano di Mr. Cymon Tuggs.
Mia sorella, signore!” disse Mr. Cymon Tuggs, accorgendosi che il gentiluomo dall'aria militaresca stava osservando Miss Charlotta con ammirazione.
Mia moglie, signora - Mrs. Waters,” disse il gentiluomo dall'aria militaresca, presentando la giovane donna dagli occhi neri.
Mia madre, signora – Mrs. Tuggs,” disse Mr. Cymon. Il gentiluomo dall'aria militaresca e sua moglie si dichiararono incantati, mentre i Tuggs fecero del loro meglio per non sembrare a disagio.
Walter, mio caro,” disse la giovane donna dagli occhi neri, dopo che erano rimasti seduti a chiacchierare con i Tuggs per una mezz'ora.
Sì, amore mio,” disse il gentiluomo dall'aria militaresca.
Non pensi che questo gentiluomo (inclinando la testa verso Mr. Cymon Tuggs) rassomigli tantissimo al marchese Carriwini?”
Perbacco, davvero!” disse il gentiluomo dall'aria militaresca.
Ne sono rimasta colpita, nello stesso momento in cui l'ho visto,” disse la giovane donna, osservando con attenzione, e con aria melanconica, il volto scarlatto di Mr. Cymon Tuggs. Mr. Cymon Tuggs guardò gli altri, e vedendo che gli altri stavano guardando lui, sembrò avere una temporanea difficoltà a decidere dove posare lo sguardo.
Proprio lo stesso atteggiamento del marchese,” disse il gentiluomo dall'aria militaresca.
Straordinario!” sospirò la moglie del gentiluomo dall'aria militaresca.
Lei non conosce il marchese, signore?” chiese il gennaio dall'aria militaresca.
Mr. Cymon Tuggs balbettò una frase di diniego.
Se lo conosceste,” continuò il capitano Walter Waters, ‘capireste di avere tutte le ragioni per essere orgoglioso della rassomiglianza – un uomo di grande eleganza ed estremamente attraente.”
Sì, proprio così!” esclamò Belinda con forza. Quando il suo sguardo catturò quello di Mr. Cymon Tuggs, lo distolse da lui con impacciata confusione.
Tutto ciò fu estremamente gratificante per i sentimenti dei Tuggs e quando, nel prosieguo della conversazione, si scoprì che Miss Charlotta Tuggs era il FAC SIMILE di una parente altolocata di Mrs. Belinda Waters, e che la stessa Mrs. Tuggs era il ritratto della duchessa vedova di Dobbleton, la gioia per aver fatto la conoscenza di persone così raffinate e gentili non ebbe limiti. Perfino la rigidità del capitano Walter Waters si rilassò al punto tale da farsi persuadere da Mr. Joseph Tuggs a condividere sul ponte un pasticcio freddo di piccione e dello sherry. Una piacevolissima conversazione, aiutata da questi gradevoli stimolanti, si protrasse fino a quando entrarono nel porto di Ramsgate.
Addio, cara,” disse Mrs. Waters a Miss Charlotta Tuggs, proprio prima che iniziasse il trambusto dello sbarco; “ci vediamo in spiaggia domani e, siccome avremo sicuramente trovato un alloggio prima di allora, spero che saremo inseparabili per molte settimane a venire.”

Robert Seymour
Oh, lo spero,” disse Miss Charlotta Tuggs, con enfasi.
Biglietti, signore e signori,” disse l'uomo sul tamburo di protezione della ruota.
Serve un facchino, signore?” chiesero una dozzina di uomini in camiciotto da lavoro.
Andiamo, mia cara!” disse il capitano Waters.
Addio!” disse Mrs. Waters - “addio, Mr. Cymon!” e con una stretta di mano che lasciò i nervi dell'amabile giovane in uno stato di considerevole confusione, Mrs. Waters sparì tra la folla. Un paio di stivaletti color pulce furono visti risalire i gradini del molo, un fazzoletto bianco fu sventolato, un paio di occhi neri brillarono. I Waters erano andati, e Mr. Cymon Tuggs rimase solo in un mondo crudele. In silenzio e distrattamente, questo giovane troppo sensibile seguì i suoi riveriti genitori e una processione di facchini e carriole lungo il molo, finché la confusione intorno a lui lo fece tornare in sé. Il sole brillava luminoso, il mare, danzando al ritmo dalla sua stessa musica, si infrangeva allegramente sulla spiaggia; una folla di gente passeggiava avanti e indietro; giovani donne lanciavano risolini, anziane signore chiacchieravano, le bambinaie mettevano maliziosamente in mostra le loro grazie, mentre i piccoli di cui si occupavano correvano su e giù, avanti e indietro, sotto i piedi e fra le gambe della gente accorsa lì, nel modo più giocoso e divertente possibile. C'erano vecchi gentiluomini che cercavano di mettere a fuoco oggetti con dei lunghi telescopi, e giovani gentiluomini in camicie dal collo aperto che facevano di sé oggetti da ammirare, signore che portavano in giro sedie pieghevoli, e invalidi portati in giro nelle loro sedie, gruppi di persone che aspettavano sul molo altri gruppi di persone in arrivo con il battello a vapore, e tutto intorno non si sentivano altro che chiacchiere, risate, saluti e allegria.
Carrozza, signore?” esclamò un coro di quattordici uomini e sei ragazzi nel momento in cui Mr. Joseph Tuggs, alla testa della sua piccola comitiva, mise piede sulla strada.
Il signore è finalmente arrivato!” disse uno, toccandosi il cappello con finta cortesia. “Felice di vederla, signore - sono sei settimane che la aspetto. Salti dentro, prego, signore!”
Un bel carrozzino ed un veloce trottatore, signore,” disse un altro: “quattordici miglia all'ora, e il panorama circostante reso invisibile dall'estrema velocità!”
Una capiente carrozza per il suo bagaglio, signore,” gridò un terzo. “Proprio una grande carrozza* qui, signore, un vero carrozzone!”
Ecco la SUA carrozza, signore!” gridò un altro aspirante auriga, salendo a cassetta, e cercando di risvegliare in un vecchio cavallo grigio il vago ricordo di un piccolo trotto. “Guardatelo, signore! - buono come un agnello e rapido come una macchina a vapore!”
Resistendo anche alla tentazione di assicurarsi i servizi di un così valente quadrupede come quello appena citato, Mr. Joseph Tuggs fece segno al proprietario di uno squallido mezzo di trasporto di un colore grigiastro, foderato con uno scolorito cretonne a righe. Quando la famiglia fu depositata lì dentro, l'animale fra le stanghe, dopo aver girato su sé stesso per un quarto d'ora, alla fine acconsentì a partire alla ricerca di un alloggio.

Worn out cab horse - Leisure Hour 1860
Quanti letti avete?” gridò Mrs. Tuggs dalla carrozza alla donna che aprì la porta della prima casa che esponeva un cartello in cui si annunciava che lì c'erano appartamenti da affittare.
Quanti ve ne servono, signora?” fu, naturalmente, la risposta.
Tre.”
Volete entrare, signora?” ecco Mr. Tuggs scendere giù. La famiglia era deliziata. Splendida vista sul mare dalle finestre sul davanti – affascinante! Breve pausa. Ecco Mrs. Tuggs ritornare. Un salottino ed un materasso.
Perché diavolo non l'ha detto subito?” chiese Mr. Joseph Tuggs, con tono piuttosto irascibile.
Non lo so,” disse Mrs. Tuggs.
Canaglie!” esclamò il nervoso Cymon. Un altro cartello, un'altra sosta. Stessa domanda, stessa risposta, identico risultato.
Perché si comportano in questo modo?” chiese Mr. Joseph Tuggs, completamente fuori di sé.
Non lo so,” disse la placida Mrs.Tuggs.
Fanno sempre così qui, signore,” disse il cocchiere, come a dare una soddisfacente spiegazione della situazione, e via di nuovo, a fare nuove domande e ad incontrare nuove delusioni.
Si era fatto buio quando la vettura – la velocità della cui andatura non faceva affatto onore alla categoria – dopo aver scalato quattro o cinque colline a perpendicolo, si fermò davanti alla porta di una casa polverosa, con una finestra a bovindo, da cui si poteva intravedere una magnifica vista del mare – a patto di sporgersi a metà, con l'imminente pericolo di cadere giù. Mrs. Tuggs scese. Un soggiorno al piano terra, e tre celle con letto al piano superiore. Una bifamiliare. I proprietari stavano dall'altra parte. Cinque bambinetti latte e miele nel salotto e un ragazzino, mandato via per il suo cattivo comportamento, che gridava a pancia all'aria nel corridoio.
A che condizioni?” disse Mrs. Tuggs. La padrona di casa stava considerando la possibilità di aggiungere una ghinea extra, così diede un leggero colpo di tosse e finse di non aver sentito la domanda.
A che condizioni?” disse Mrs. Tuggs, in una tonalità più alta.
Cinque ghinee alla settimana, signora, SERVIZIO incluso,” replicò l'affittacamere. (Servizio si riferisce al privilegio di suonare il campanello quanto vi pare, solo per vostro divertimento).
Piuttosto caro,” disse Mrs. Tuggs. “Mia cara signora, no di certo!” rispose la padrona di casa con un benevolo sorriso di commiserazione per l'ignoranza degli usi e costumi che quell'osservazione rivelava. “Economico, piuttosto!”
Tanta autorevolezza non poteva essere messa in discussione. Mrs. Tuggs pagò una settimana di anticipo e prese la casa per un mese. Entro un'ora, la famiglia era seduta a prendere il tè nella nuova dimora.
Eccellenti camberetti!” disse Mr. Joseph Tuggs.
Mr. Cymon diede a suo padre un'irriverente occhiata di critica, mentre diceva con enfasi 'GAMBERETTI'
Bene, allora, gamberetti,” disse Mr. Joseph Tuggs.. “Camberetti o gamberetti, non ha molta importanza.”
C'era commiserazione mista a cattiveria, nello sguardo di Mr. Cymon, quando replicò, “Non ha importanza, padre! Cosa direbbe il capitano Waters, se sentisse una tale volgarità?”
O cosa direbbe la cara Mrs. Waters,” aggiunse Charlotta, “Se vedesse nostra madre – Ma, voglio dire – mangiarli per intero, testa compresa!”
Non voglio nemmeno pensarci!” esclamò Mr. Cymon, rabbrividendo. “Che differenza,” pensò, “dalla duchessa vedova di Dobbleton!”
Graziosa donna, Mrs. Waters, vero Cymon?” chiese Miss Charlotta.
Una vampata di eccitazione nervosa pervase il volto di Mr. Cymon Tuggs, quando rispose, “Bella come un angelo!”
Olà!” disse Mr. Joseph Tuggs.” disse Mr. Joseph Tuggs. “Olà, Cymon, ragazzo mio, stai attento. Donna sposata, capisci?” e strizzò furbescamente uno dei suoi occhi ammiccanti.
Perché,” esclamò Cymon, scattando su con una furia tanto inaspettata quanto allarmante, “perché mi dovete ricordare l'ostacolo alla mia felicità e rovina di ogni mia speranza? Perché devo essere dileggiato a causa delle miserie che mi sono piovute addosso? Non è sufficiente essere… essere… essere…” e l'oratore fece una pausa, se per mancanza di parole o di fiato, non fu mai appurato con certezza.
C'era un'impressionante solennità nel tono del suo discorso e nell'atteggiamento con cui il romantico Cymon, alla sua conclusione, suonò il campanello per chiedere una candela, cosa che impedì di fatto una qualunque risposta. E con un'andatura altera se ne andò drammaticamente a dormire, e anche i Tuggs andarono a dormire, mezz'ora dopo, in un considerevole stato di confusione e perplessità.


Se il molo aveva offerto ai Tuggs una scena piena di vita e confusione quando erano sbarcati a Ramsgate per la prima volta, questa fu sorpassata di gran lunga dallo spettacolo della spiaggia il mattino successivo. Era una bella giornata luminosa e limpida, con una leggera brezza di mare. C'erano le stesse signore e gli stessi signori, gli stessi bambini, le stesse bambinaie, gli stessi telescopi, le stesse sedie pieghevoli. Le signore erano intente ai loro lavori di cucito, o a fare la catenella, o a lavorare a maglia, o a leggere romanzi; i signori leggevano giornali e riviste; i bambini scavavano buchi nella sabbia con le loro palette di legno e li riempivano di acqua; le bambinaie, con in braccio i bimbi più piccoli, inseguivano le onde per poi tornare indietro inseguite a loro volta dalle onde; di tanto in tanto una piccola barca a vela partiva con il suo carico di passeggeri allegri e ciarlieri, oppure ne riportava a riva uno particolarmente silenzioso e sconfortato.
Non avrei mai creduto!” esclamò Mrs. Tuggs, quando lei e Mr. Joseph Tuggs, e Miss Charlotta Tuggs e Mr. Cymon Tuggs, con i loro otto piedi infilati in un corrispondente numero di scarpe gialle, si misero a sedere su quattro sedie impagliate, che, essendo state piazzate in una parte soffice della sabbia, immediatamente affondarono per più di mezzo metro. “Non avrei mai creduto!”
Mr. Cymon, con un esercizio di grande forza personale, sradicò le sedie e le spostò più indietro.
Che mi venga un accidenti se non ci sono delle signore che vanno lì dentro!” esclamò Mr. Joseph Tuggs, con profondo stupore.
Cielo, pa!” esclamò Miss Charlotta.
Proprio così, mia cara,” disse Mr. Joseph Tuggs. E, naturalmente, quattro giovani signore, ognuna provvista di asciugamano, saltellarono su per la scaletta di una macchina per i bagni4. Il cavallo avanzò in mare, dimenandosi nell'acqua, la macchina si girò, il cocchiere si mise a sedere, e la giovani signore di prima si tuffarono subito in acqua, producendo quattro distinti tonfi.

Bathing-machines sulla costa francese
Beh, veramente singolare!” esclamò Mr. Joseph Tuggs, dopo una pausa imbarazzata. Mr. Cymon tossì leggermente.
Oh, ci sono alcuni gentiluomini, da quest'altro lato, che stanno andando in acqua!” esclamò Mrs. Tuggs.”
Tre macchine, tre cavalli, tre dimenarsi, tre rigirarsi, tre tonfi, tre gentiluomini, che sguazzarono in acqua come altrettanti delfini.
Beh, veramente singolare!” esclamò Mr. Joseph Tuggs di nuovo. Fu Miss Charlotta a tossire questa volta, e seguì un'altra pausa, che fu piacevolmente interrotta.
Come va, mia cara?” Vi abbiamo cercato tutta la mattina,” disse una voce a Miss Charlotta Tuggs, la cui proprietaria non era altri che Mrs. Waters.
Come state?” disse il capitano Walter Waters, tutto soavità, e seguì un cordiale scambio di saluti.
Belinda, amore mio,” disse il capitano Walter Waters, portandosi il monocolo all'occhio, e guardando verso il mare.
Sì, mio caro,” replocò Mrs. Waters.
C'è Harry Thompson!”
Dove?” disse Belinda, portandosi il suo monocolo all'occhio.
Sta facendo il bagno.”
Cielo, è vero! Ma non ci ha visto, vero?”
No, non credo,” rispose il capitano. “Perbacco, che strano!”
Cosa?” chiese Belinda.
C'è anche Mary Golding.”
Cielo!… dove?” (E su di nuovo il monocolo).
Lì!” disse il Capitano, indicando una delle giovani donne notate prima che, nel suo costume da bano, sembrava avvolta in un impermeabile, di ridotte dimensioni.
Proprio così, confermo!” esclamò Mrs. Waters. “Non avrei mai pensato di vederli tutti e due!”
Davvero,” disse il capitano, con fare distaccato.
E' una cosa normale qui, capisci,” sussurrò Mr. Cymon Tuggs a suo padre.
Lo vedo,” sussurrò Mr. Joseph Tuggs in risposta. “Curioso, tuttavia - non è vero?” Mr. Cymon Tuggs fece un cenno di assenso.
Cosa pensate di fare stamattina?” chiese il capitano. “Perché non andiamo a pranzo a Pegwell?”“Mi piacerebbe proprio tanto,” si frappose Mrs. Tuggs. Non aveva mai sentito parlare di Pegwell, ma la parola 'pranzo' aveva raggiunto le sue orecchie, e aveva un suono molto gradevole.
Come ci andiamo?” chiese il capitano, “è troppo caldo per camminare.”
Un galessino?” suggerì Mr. Joseph Tuggs.
Calessino,” sussurrò Mr. Cymon.
Penso che uno potrebbe bastare,” disse Mr. Joseph Tuggs ad alta voce, senza rendersi minimamente conto del significato della correzione. “Comunque, possiamo prendere due galessini, se preferite.”
Oh, mi piacerebbe tanto un asinello,” disse Belinda.
Oh, anche a me!” le fece eco Charlotta Tuggs.
Bene, possiamo prendere una carrozza,” suggerì il capitano, “e voi potete prendere una coppia di asini.”
Venne fuori una nuova difficoltà. Mrs. Waters dichiarò che sarebbe stato sconveniente per due signore cavalcare da sole. Il rimedio era ovvio. Forse il giovane Mr. Tuggs sarebbe stato così cortese da accompagnarle.
Mr. Cymon Tuggs arrossì, sorrise, sembrò smarrito, e protestò debolmente di non essere un cavallerizzo. L'obiezione fu immediatamente rigettata. Si trovò rapidamente una carrozza, e furono noleggiati tre asini, il cui proprietario dichiarò solennemente essere 'tre parti di sangue e uno di granturco.'
Avanti!” gridò uno dei due ragazzi che li seguivano da dietro, per far muovere gli asini, dopo che Belinda Waters e Charlotta Tuggs erano state issate, spinte e tirate sulle rispettive selle.

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Hi — hi — hi!” grugnì l'altro ragazzo dietro Mr. Cymon Tuggs. E l'asino schizzò via, con le staffe che tintinnavano contro i tacchi degli stivali di Mr. Cymon Tuggs, e gli stivali di Cymon che quasi grattavano per terra.
Strada… strada! Ho… o… o!” gridò Mr. Cymon Tuggs come poté, fra tutto quel sobbalzare.
Non mettetelo al galoppo!” gridò Mrs. Waters, da dietro.
Il mio asino VUOLE entrare nel pub!” gridò Miss Tuggs in fondo alla fila.
Hi — hi — hi!” grugnirono i due ragazzi all'unisono, e gli asini proseguirono come se niente li avrebbe mai fermati.
Ogni cosa, comunque, ha una fine, anche il galoppo degli asini prima o poi cesserà. L'animale su cui Mr. Cymon Tuggs stava a cavalcioni, sentendo diversi sgradevoli strattoni al morso, il cui scopo non riusciva proprio ad indovinare, improvvisamente appoggiò il fianco contro un muro di mattoni ed espresse il suo disagio stritolando la gamba di Mr. Cymon Tuggs contro quella ruvida superficie. L'asino di Mrs. Water, apparentemente sotto l'influenza di una certa gaiezza d'animo, si precipitò improvvisamente, testa in avanti, in un cespuglio e si rifiutò di uscirne, mentre il quadrupede su cui era montata Miss Tuggs, espresse la sua approvazione per per un tale comportamento piantando fermamente le zampe anteriori nel terreno e scalciando in alto le zampe posteriori in modo agile anche se abbastanza allarmante. La fine improvvisa di quella rapida cavalcata occasionò, naturalmente, una certa confusione. Le due signore si abbandonarono per qualche minuto ad urla veementi, e Mr. Cymon Tuggs, oltre a sopportare un intenso dolore fisico, ebbe l'ulteriore angoscia di assistere alla loro penosa situazione, senza avere la possibilità di soccorrerle, a causa della gamba saldamente incastrata tra l'animale e il muro. Gli sforzi dei ragazzi, comunque, aiutati dall'ingegnoso espediente di torcere la coda dell'asino più ribelle, riportò l'ordine in un tempo più breve di quello che ci si poteva ragionevolmente aspettare, e le piccola comitiva riprese lentamente il cammino.
Adesso facciamoli camminare,” disse Mr. Cymon Tuggs. “E' una crudeltà forzarne l'andatura.”
Benissimo, signore,” rispose il ragazzo, facendo un sorriso d'intesa al suo compagno, come se avesse capito che Mr. Cymon volesse dire che la crudeltà si esercitava meno sugli animali che su chi li cavalcava.
Che bella giornata, cara!” disse Charlotta.
Affascinante, incantevole, cara!” rispose Mrs. Waters.
Che bella vista, Mr. Tuggs!”
Cymon fissò il volto di Belinda e rispose, “Bella, davvero!” La signora abbassò gli occhi, e lasciò che la sua cavalcatura restasse un po' indietro. Cymon Tuggs fece istintivamente la stessa cosa.
Ci fu un breve silenzio, rotto solo da un sospiro di Mr. Cymon Tuggs.
Mr. Cymon,” disse improvvisamente la signora, a bassa voce, “ Mr. Cymon… sono di un altro.”
Mr. Cymon espresse la sua perfetta concordanza con un'affermazione che era impossibile smentire.
Se non lo fossi stata… “ riprese Belinda, e qui si fermò.
Cosa… cosa?” disse Mr. Cymon con calore. “Non torturatemi. Cosa volevate dire?”
Se non lo fossi stata...” continuò Mrs. Waters, “se, in passato, avessi avuto la fortuna di incontrare ed essere amata da… un nobile giovane… un'anima gemella… uno spirito congeniale…. Uno capace di sentimenti e di apprezzare i sentimenti che...”
Cielo! Cosa sento?” esclamò Mr. Cymon Tuggs. “E' impossibile! Non posso credere alle mie… Tirati su!” (Quest'ultima digressione così poco sentimentale era indirizzata all'asino, che, con la testa tra le gambe, sembrava esaminare lo stato dei suoi zoccoli con una certa preoccupazione).
Hi — hi — hi,” disse il ragazzo da dietro. “Tirati su,” protestò di nuovo Cymon Tuggs. “Hi — hi — hi,” ripeté il ragazzo. E se fu perché l'animale si indignò a causa del tono imperativo di Mr.Tuggs, o perché fu messo in allarme dal rumore degli stivali del sostituto proprietario che gli correva dietro, o perché ardeva di nobile emulazione nel voler superare l'altro asino, certo è che non appena sentì la seconda serie di 'hi – hi', si mise a correre, ad una tale velocità che fece saltare via il cappello di Mr. Cymon, all'istante, e lo trasportò al Pegwell Bay hotel in men che non si dica, dove depositò il suo cavaliere senza dargli l'incomodo di smontare, lanciandolo graziosamente sopra la sua testa, proprio sulla soglia della trattoria.
Grande fu la confusione di Mr. Cymon Tuggs, quando due camerieri lo rimisero in piedi, considerevole fu l'allarme di Mrs. Tuggs nei confronti di suo figlio, agonizzante fu l'apprensione di Mrs. Waters a causa sua. Si scoprì rapidamente, comunque, che non aveva subito molto più danno dell'asino – lui si era scorticato, metre l'animale stava scorticando il prato* – e poi fu proprio una bella festa! Mr. e Mrs. Tuggs e il capitano avevano ordinato il pranzo nel giardinetto sul retro: piccoli vassoi di gamberi giganti, riccioli di burro, pane croccante e birra in bottiglia. Il cielo era senza una nuvola, davanti a loro c'erano vasi di fiori e un tappeto d'erba; il mare, ai piedi della scogliera, si stendeva a perdita d'occhio; all'orizzonte vascelli dalle piccole vele bianche, simili a fazzoletti di mussola finemente lavorati. I gamberi erano deliziosi, la birra anche meglio, e il capitano perfino più piacevole del resto. Mrs. Waters era TALMENTE allegra dopo aver pranzato! Rincorrendo prima il capitano attraverso il prato e tra i vasi di fiori, e poi Mr. Cymon Tuggs, e poi Miss Tuggs; e ridendo, anche, senza freni. Ma, come disse il capitano, non importava, chi li conosceva, lì? Per quel che ne sapeva il personale della locanda, potevano essere gente qualunque. Al che Mr. Joseph Tuggs rispose, “Di sicuro.” Dopo, scesero i ripidi gradini di legno che si trovavano un po' più in là e che conducevano in fondo alla scogliera, e si misero a guardare i granchi, le alghe e le anguille, finché si fece abbondantemente l'ora di ritornare a Ramsgate. Infine, Mr. Cymon Tuggs fu l'ultimo a risalire le scale, Mrs. Waters la penultima, e Mr. Cymon Tuggs scoprì che i piedi e le caviglie di Mrs. Waters erano più ineccepibili di quanto avesse pensato all'inizio.


Riportare un asino al suo abituale domicilio, è una cosa molto diversa e un'impresa molto più facile da compiere che portalo via di là. Questo richiede un bel po' d'intuito e di presenza di spirito nell'anticipare i numerosi voli della sua digressiva immaginazione, oppure, in alternativa, tutto quello che si deve fare è afferrarsi saldamente e porre cieca fiducia nell'animale. Al ritorno, Mr. Cymon Tuggs adottò quest'ultimo espediente e i suoi nervi furono così poco sconvolti dal viaggio, che sentì distintamente che quella sera si sarebbero incontrati di nuovo tutti quanti in biblioteca.
La biblioteca era affollata. C'erano le stesse signore e gli stessi signori che erano andati in spiaggia al mattino e sul molo il giorno prima. C'erano giovani signore, in abito rosso granato e con braccialetti di velluto nero, che distribuivano chincaglierie nel negozio e presiedevano ai giochi di fortuna nella sala da concerto. C'erano figlie in età da marito, e mamme che combinavano matrimoni, che giocavano e passeggiavano e volteggiavano a suon di musica e facevano le civette. C'erano alcuni bellimbusti che facevano i sentimentali a forza di sospiri, e altri che sfoggiavano i loro baffi con aria feroce. C'erano Mrs. Tuggs in ambra, Miss Tuggs in azzurro cielo, Mrs. Waters in rosa. C'era il capitano Waters in un soprabito guarnito di alamari, c'era Mr. Cymon Tuggs in scarpe da ballo e gilet dorato, c'era Mr. Joseph Tuggs in giacca blu e una camicia con le rouches.
Numeri tre, otto e undici!” gridò una delle giovani signore in abito rosso granato.
Numeri tre, otto e undici!” le fece eco un'altra giovane signora nella stessa uniforme.
Il numero tre è stato assegnato,” disse la prima giovane signora. “Numeri otto e undici!”
Numeri otto e undici!” le fece eco la seconda giovane signora.
Il numero otto è stato assegnato, Mary Ann,” disse la prima giovane signora.
Numero undici!” gridò la seconda.
I numeri sono stati tutti assegnati, prego, signore, “ disse la prima. Le rappresentanti dei numeri tre, otto e undici e del resto dei numeri, si affollarono intorno al tavolo.“Vuole lanciare, signorina?” disse la dea che presiedeva al gioco, consegnando il bussolotto con i dadi alla figlia maggiore di una tarchiata signora con quattro ragazze.
Ci fu un profondo silenzio tra gli spettatori.
Lancia, Jane, mia cara,” disse la signora tarchiata. Un'interessante dimostrazione di timidezza – un leggero rossore in un fazzoletto di mussola – un sussurrare alla sorella più giovane.
Amelia, mia cara, lancia al posto di tua sorella,” disse la signora tarchiata, e poi si rivolse ad una pubblicità vivente della brillantina Rowlands, che si trovava accanto a lei, e disse, “Jane è TANTO modesta e riservata, ma non posso arrabbiarmi con lei per questo. Una ragazza sincera e semplice è così amabile, che spesso vorrei che Amelia rassomigliasse di più a sua sorella.”

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Il gentiluomo con i favoriti sussurrò la sua ammirata approvazione.
Andiamo, mia cara!” disse la signora tarchiata, Miss Amalia tirò – otto per sua sorella, dieci per lei.
Bel personale, Amelia,” sussurrò la signora tarchiata ad un esile giovanotto accanto a lei.
Bellissimo!”
E una tale vivacità! A questo proposito la penso come lei. Non posso fare a meno di ammirare tanta vitalità e vivacità. Ah! (sospiro) come vorrei che la povera Jane rassomigliasse un po' di più alla mia cara Amelia!”
Il giovanotto condivise cordialmente tale opinione, sia lui che l'individuo chiamato in causa per primo, erano perfettamente soddisfatti.
Questa chi è?” chiese Mr. Cymon Tuggs al capitano Waters, quando una donna bassa, con cappello blu e piume, fu condotta all'orchestra da un uomo grasso in pantaloni neri e guanti scuri.
Mrs. Tippin, dalle scene Londinesi,” rispose Belinda, citando il programma del concerto.
La talentuosa Tippin, dopo aver benevolmente preso atto dei battimani e delle urla di 'brava!' che avevano accolto il suo ingresso, procedette a cantare la popolare cavatina ‘Bid me discourse5,’ accompagnata al piano da Mr. Tippin, dopo di che, Mr. Tippin cantò una canzone comica, accompagnato al piano da Mrs. Tippin; il conseguente applauso fu superato solo dall'entusiastica approvazione riservata ad un'aria con variazioni eseguita da Miss Tippin alla chitarra, accompagnata al violino dal signorino Tippin.
Così trascorse la serata, così passarono i giorni e le sere dei Tuggs e dei Waters, per sei settimane. Spiaggia al mattino, asini a mezzogiorno, molo al pomeriggio, biblioteca la sera, e ovunque la stessa gente.
Sei settimane dopo quella notte, la luna spendeva luminosa sul mare calmo, che si infrangeva ai piedi di quell'alta scogliera brulla, con solo il rumore sufficiente a cullare il sonno dei pesci più vecchi, senza disturbare quelli più giovani, quando furono visibili due figure, o lo sarebbero state se qualcuno le avesse cercate, sedute sulle panchine di legno situate vicino all'orlo della scogliera occidentale. La luna era salita alta nel cielo, dopo due ore di cammino, dal momenti in cui le due figure si erano sedute - e ancora non si erano mosse. La folla dei perdigiorno si era assottigliata e poi dispersa, il rumore dei musicisti girovaghi si era spento in lontananza, luce dopo luce le finestre di alcune case distanti si erano illuminate, un doganiere dopo l'altro era passato di là, scendendo verso la sua solitaria postazione, ma quelle figure erano rimaste ferme. Una parte di quelle due silhouette era immersa nell'ombra, ma la luce della luna mise in evidenza uno stivaletto color pulce ed una calza di seta. Mr. Cymon Tuggs e Mrs. Waters erano seduti su quella panchina. Non parlavano, ma fissavano silenziosamente il mare.
Walter ritornerà domani,” disse Mrs.Waters, rompendo tristemente il silenzio.
Mr. Cymon Tuggs emise un sospiro simile ad una folata di vento attraverso una foresta di cespugli di uva spina, quando rispose, “Ahimè, sì!”
Oh, Cymon!” riprese Belinda, “l'innocente piacere, la tranquilla felicità di quest'unica settimana di amore platonico, è troppo per me!” Cymon fu sul punto di suggerire che era troppo poco per lui, ma si fermò, e farfugliò qualcosa.
E pensare che perfino questo barlume di felicità, per quanto innocente,” esclamò Belinda, “sarà perso per sempre!”
Oh, non dica per sempre, Belinda,” esclamò l'eccitabile Cymon, mentre due ben distinte lacrime si inseguivano lungo il suo pallido viso – era così lungo che c'era sufficiente spazio per un inseguimento.
Non dica per sempre!”
Devo,” rispose Belinda.
Perché?” la incalzò Cymon, “oh perché? Un'amicizia platonica come la nostra è così inoffensiva, che perfino vostro marito non potrà avere nulla da eccepire.”
Mio marito!” esclamò Belinda. “Lo conoscete poco. Geloso e vendicativo, feroce nella sua vendetta – ossessivo nella sua gelosia! Volete essere assassinato sotto i miei occhi?” Mr. Cymon Tuggs, con voce rotta dall'emozione, espresse la sua mancanza di vocazione a sottoporsi al procedimento di essere assassinato sotto gli occhi di chicchessia.
Allora lasciatemi,” disse Mrs. Waters. “Lasciatemi, questa sera, per sempre. E' tardi, ritorniamo.” Mr. Cymon Tuggs offrì tristemente il suo braccio alla signora e la accompagnò al suo alloggio. Si fermò all'ingresso – sentì una stretta platonica sulla sua mano. “Buona notte,” disse esitando.
Buona notte,” singhiozzò la signora. Mr. Cymon Tuggs era ancora lì.
Vuole entrare, signore?” chiese il cameriere. Mr. Tuggs esitò. Oh quell'esitazione. Alla fine si decise ad entrare.
Buona notte!” ripeté Mr. Cymon Tuggs, quando raggiunse il soggiorno.
Buona notte!” ripeté Belinda, “e, se in qualunque momento della mia vita io… Zitto!” La signora tacque e fissò con uno sguardo di orrore il volto cinereo di Mr. Cymon Tuggs. Bussarono due volte alla porta sulla strada.“E' mio marito!” disse Belinda, quando sentì la voce del marito dabbasso.
E i miei parenti!” aggiunse Cymon Tuggs, quando le voci dei suoi familiari rimbombarono su per le scale.
La tenda! La tenda!” ansimò Mrs. Waters, indicando la finestra, nascosta dietro un tendaggio di chintz.
Ma io non ho fatto niente di sbagliato!” disse l'esitante Cymon.
La tenda!” ripeté agitata la signora: “vi ucciderà.” Quest'ultimo appello ai suoi sentimenti fu irresistibile. Lo sgomentato Cymon si nascose dietro la tenda con una velocità da pantomima.
Entrano il capitano, Joseph Tuggs, Mrs. Tuggs e Charlotta.
Mia cara,” disse il capitano, “il tenente Slaughter.” Mr. Cymon sentì avanzare due stivali ferrati e una voce burbera, che si dichiarò onorata della conoscenza. La sciabola del tenente sferragliò pesantemente sul pavimento quando si sedette a tavola. Mr. Cymon fu quasi sopraffatto dalla paura.
Il brandy, mia cara!” disse il capitano. E qui era il problema! Avevano intenzione di trascorrere la serata lì! E Mr. Cymon Tuggs era rinchiuso dietro la tenda e aveva paura anche di respirare!
Slaughter,” disse il capitano, “un sigaro?”
Ora, Mr. Cymon Tuggs non poteva mai fumare senza sentire l'impellente necessità di andare a dormire, e non poteva mai sentire l'odore del fumo senza una forte inclinazione a tossire. I sigari furono tirati fuori, il capitano era un fumatore dichiarato, come lo erano il tenente e Joseph Tuggs. L'appartamento era piccolo, la porta era chiusa, il fumo abbondante: era sospeso sopra la stanza in dense spirali, e alla lunga trovò la strada per arrivare dietro la tenda. Cymon Tuggs si turò naso e bocca e trattenne il respiro. Non servì a nulla – la tosse venne fuori.
Perbacco!” disse il capitano, “Le chiedo scusa, Miss Tuggs. Le da fastidio il fumo?”
Oh, no, niente affatto,” disse Charlotta
La fa tossire.”
Ma no.”
Ha appena tossito.”
Io, capitano Waters! Cielo! Perché dice così?”
Qualcuno ha tossito,” disse il capitano.
Così è sembrato anche a me,” disse Slaughter. No, tutti lo negarono.
Strano,” disse il capitano.
Proprio così,” gli fece eco Slaughter.
Ripresero i sigari, ancora più fumo, un altro colpo di tosse, soffocato ma violento.
Dannazione!” disse il capitano guardandosi intorno.
Singolare!” esclamò sovrappensiero Mr. Joseph Tuggs.
Il tenente Slaughter, con fare misterioso, fissò prima una persona, poi un'altra: poi, messo giù il sigaro, si avvicinò alla finestra in punta di piedi e con il pollice destro sopra la spalla, fece segno in direzione della tenda.
Slaughter!” esclamò il capitano, alzandosi da tavola, “cosa vuole dire?”
Aha!” esclamò il capitano, furiosamente. “Cosa vedo? Slaughter, la sua sciabola!”
Cymon!” gridarono i Tuggs.
Pietà!” disse Belinda.
Platonico!” annaspò Cymon.
La sciabola!” ruggì il capitano: “Slaughter - mi lasci - la vita di quel mascalzone!”
All'assassinio!”gridarono i Tuggs.
Tenetelo forte, signore!” disse debolmente Cymon.
Acqua!” esclamò Joseph Tuggs – e Mr. Cymon Tuggs e tutte le signore immediatamente svennero, e formarono un quadro vivente.

George Cruinshank


Ben volentieri vorremmo tacere riguardo alla disastrosa conclusione di quelle sei settimane di frequentazione. Una seccante convenzione, e un'abitudine arbitraria, comunque, prevedono che una storia debba avere una conclusione, oltre ad un inizio; pertanto non abbiamo alternativa. Il tenente Slaughter portò un messaggio – il capitano intraprese un'azione legale. Mr. Joseph Tuggs si interpose – il tenente negoziò. Quando Mr. Cymon Tuggs si riprese da un disordine nervoso in cui lo avevano fatto precipitare un mal riposto affetto e avvenimenti emozionanti, scoprì che la sua famiglia aveva perso i suoi piacevoli conoscenti, che suo padre aveva millecinquecento sterline in meno e il capitano altrettanti in più. Il denaro fu pagato per mettere a tacere la cosa, ma si riseppe tutto egualmente, e non mancano quelli che affermano che tre scaltri impostori non trovarono mai degli allocchi più sprovveduti di quelli trovati dal capitano Waters, Mrs. Waters, e il tenente Slaughter nei Tuggs a Ramsgate,


FINE


*Nell'originale ‘Large fly for your luggage, sir,’ cried a third. ‘Werry large fly here, sir — reg’lar bluebottle!’ giocando sulla parola 'fly' che è il nome del veicolo ma significa anche 'mosca' e la parola 'bluebottle' che significa 'moscone.'
*Nell'originale: “he was grazed, and the animal was grazing” giocando fra 'escoriato' e 'pascolare.'
1Un formaggio molto simile al nostro taleggio, anche per l'odore.
2 Ramsgate è una località marittima situata sulla costa del Kent, Nell'ottocento fu uno dei maggiori centri balneari inglesi, insieme alle altre località citate nel dialogo,in particolare Brighton dove Giorgio IV fece costruire il famoso Royal Pavillion (1787-1820).
3 Il Grand Tour era un lungo viaggio nell'Europa continentale effettuato dai ricchi giovani dell'aristocrazia europea a partire dal XVII secolo e destinato a perfezionare il loro sapere con partenza e arrivo in una medesima città.
4 Le bathing-machine iniziarono a fare la loro comparsa verso la metà del '700, quando, per mancanza di costumi da bagno, la gente si tuffava nuda, ma anche quando incominciarono ad apparire i primi rudimentali costumi, le convenzioni sociali volevano che una donna perbene non dovesse presentarsi in pubblico semi nuda. Le bathing-machine furono popolari in Francia, Germania e anche negli USA. Dopo il 1920 erano ormai un oggetto desueto.
5 Bid Me Discourse, tratto da Venus and Adonis (1593) è un poema di Shakespeare tratto dalle Metamorfosi di Ovidio. Fu musicato da Henry R. Bishop nel 1774.


























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