In uno specchio oscuro
'Transfrmation' (in italiano Metamorfosi o Trasformazine) di Mary Shelley fu pubblicato nella rivista The Keepsake nel 1831.
Il
racconto è ambientato nello splendido scenario di una Genova ricca
di colori e luce, affacciata sull'intenso blu del Mediterraneo.
Mary
Shelley giunse a Genova nel settembre 1822 e vi restò quasi un anno.
Aveva 25 anni, era già nota per il suo romanzo storico Valperga
e per Frankenstein, che l’anno seguente, rientrata in
patria, vide rappresentato per la prima volta a teatro a Londra.
A
darle supporto morale ed economico c'era lord Byron, amico di
famiglia che le era stato accanto durante la cremazione della salma
del marito Percy avvenuta pochi giorni prima a Viareggio, e
stabilitosi anche lui a Genova, in una villa contigua a quella dove
Mary abitava col figlioletto Percy.
Nel
1822-23 i due scrittori – lo racconta lei – passeggiavano insieme
scendendo verso il mare da quella che oggi è via Zara, Byron
meditando imprese poetiche e politiche, Mary inconsolabile e
infreddolita, perché non aveva abbastanza denaro per scaldare con la
legna la grande villa Negrotto che divideva con gli amici Hunt. Byron
la aiutava facendole trascrivere i capitoli del suo Don Juan,
e di altre sue opere. E proprio trascrivendo un dramma di Byron,
The Deformed Transformed, rimasto incompiuto, Mary trovò
ispirazione per Trasformazione.
Racconto
gotico macabro e sinistro, Trasformation narra
le vicende di Guido, nobile
genovese che,
preso da un impulso incontrollabile, confessa ai lettori la terribile
esperienza che
ha completamente trasformato la sua vita. Orfano di padre,
cresce nella casa del ricco Torella e di sua figlia Juliet. Tra i due
bambini si crea un forte legame affettivo. Diventato adulto Guido,
venuto in possesso della sua eredità, lascia Genova per Parigi, dove
vive nei piaceri e nello sfarzo. Avendo sperperato la sua ricchezza,
ritorna a Genova per reclamare la mano della celestiale Juliet, ma
quando Torella cerca di porre un limite al suo stile di vita, il suo
temperamento Byronico lo spinge a vendicarsi del suo benefattore e
decide di rapire Juliet. Scoperto, viene bandito dalla città. Mentre
vaga lungo la riva del mare, solo e senza mezzi, assiste ad una
terribile tempesta e dal mare emerge una strana figura a cavalcioni
di un baule. Superando l'orrore iniziale, Guido accetta il patto
demonico del nano deforme: gli cederà le sue sembianze apollinee per
tre giorni in cambio dell'oro contenuto nel baule, non per sete di
ricchezza, ma per portare a termine la sua vendetta contro Torella.
Ben presto Guido capisce la terribile verità: il nano non è che la
materializzazione della sua parte oscura, causa di tutte le sue
disgrazie. Mentre le loro identità si fondono sempre di più,
Transformation conquista il suo posto nella storia
della letteratura del Doppelgänger.
Sul web ho trovato un'interessante biografia illustrata di Mary Shelley
Sul web ho trovato un'interessante biografia illustrata di Mary Shelley
Trasformazione
di
Mary Shelley [1831]
Da una terribile agonia,
Che mi forzò a dare inizio al mio racconto
E alla fine mi abbandonò.
Da allora, ad una certa ora,
Quell'agonia ritorna;
E finché la mia
agghiacciante storia non è narrata,
Il cuore dentro mi brucia.
Coleridge: La ballata del
vecchio marinaio (1798)
Ho sentito
dire che, quando ad un essere umano accade un'avventura strana,
soprannaturale e negromantica, quell'essere, per quanto possa
desiderare di nasconderla, in certi momenti si sente scosso, per così
dire, da una specie di terremoto intellettuale, ed è costretto a
denudare i profondi recessi del suo spirito a qualcun altro. Io sono
testimone di questa verità. Ho solennemente giurato a me stesso di
non rivelare mai ad orecchie umane gli orrori a cui una volta, in un
eccesso di demoniaco orgoglio, mi sono esposto. Il sant'uomo che
raccolse la mia confessione e mi riconciliò con la chiesa, ora è
morto. Nessuno sa che una volta… Perché non dovrebbe essere così?
Perché raccontare una storia riguardante l'empia tentazione della
Provvidenza e la mortificante umiliazione. Perché? Rispondetemi,
voi che siete edotti nei segreti della natura umana! Io so solo che è
così, e a dispetto della mia ferma decisione… dell'orgoglio che
fin troppo mi domina… della vergogna e perfino della paura, a costo
di rendermi odioso ai miei simili… devo parlare.