mercoledì 27 febbraio 2019

Quei tre desideri




Una favola moderna


Quei tre desideri (Those Three Wishes) è un racconto breve della scrittrice americana Judith Gorog*. Il ritmo narrativo veloce, sostenuto da un linguaggio scarno e ricco di colloquialismi, ben si adatta all'età della protagonista, l'adolescente Melinda Alice, brillante studentessa, tanto graziosa quanto velenosa, al punto di essere soprannominata 'Malefica Melinda.' Temuta e ammirata dai suoi compagni di scuola, esercita la sua malevolenza bullizzando i ragazzi più fragili, fino a che, come in ogni fvola che si rispetti, la nemesi si abbatterà su di lei che resterà vittima di sè stessa.

✨Per una bibliografia in lingua italiana: Fantascienza.com 
✨Per una bibliografia in lingua inglese: isfdb
✨Sul mio blog Time for Tales è disponibile il testo originale corredato da esercizi di comprensione e analisi stilistica.




Quei tre desideri

di
Judith Gorog



Roy Lichtenstein




Nessuno aveva mai detto che Melinda Alice fosse simpatica. Non era questa la parola usata. No, era intelligente, perfino spiritosa. La chiamavano – ma mai in faccia – Malefica Melinda. Melinda Alice era intelligente e crudele. Sua madre, quando ci pensava, sperava che Melinda crescendo sarebbe cambiata. Per suo padre contavano gli ottimi voti di Melinda.
Era stata Melinda Alice, quando era in terza media, che aveva soprannominato “Contagio” la timida e miope nuova ragazza ed era stata la prima a pretendere che qualunque cosa o chiunque venisse toccato dalla nuova ragazza doveva essere lavato, vaccinato o evitato. La scuola superiore aveva semplicemente fornito a Melinda Alice maggiori opportunità per i suoi talenti.
La cosa sorprendente riguardo a Melissa Alice era il suo potere, nessuno si fidava di lei, tuttavia nessuno la evitava. Era sempre ben accetta, era sempre in mezzo. Se l’aveste vista, graziosa e spiritosa, al centro di un gruppo di studenti che passava davanti casa vostra, avreste pensato: “Ecco una leader naturale.”


Melinda Alice era uscita presto per andare a scuola. Voleva studiare da sola in un posto tranquillo perché ci sarebbe stato un importante compito di matematica e Melinda Alice non era preparata. Quella ‘A’ era importante, così Melinda andò a scuola da sola, pianificando le cose da studiare. Di solito non faceva molto caso alla natura, così stava quasi per calpestare una bella lumaca che attraversava il marciapiedi.
Uh, che cosa disgustosa,” pensò Melinda Alice, poi si fermò. Un conto era non voler calpestare accidentalmente la lumaca, ora invece alzò la scarpa per schiacciarla.
Per favore, no.” disse la lumaca.
Perché no?” replicò Melinda Alice.
Ti donerò tre desideri,” rispose la lumaca pacatamente.
D’accordo,” disse Melinda Alice. “Il mio primo desiderio è che i miei prossimi,” si fermò per mezzo secondo, “i miei prossimi mille desideri si avverino.” Sorrise trionfante e aprì la borsa e prese un taccuino e una matita per tenere il conto.
Melinda era sicura di aver sentito la lumaca che diceva: “Che ragazza intelligente,” mentre andava a mettersi al sicuro in un cespuglio di edera sul lato del marciapiedi.








Durante il resto del tragitto fino a scuola, Melinda fu tutta presa da idee stupende. Avrebbe avuto abiti bellissimi. “Desiderio numero due, che io sia sempre vestita perfettamente,” e fu proprio così. In verità, il suo nuovo abbigliamento non era molto diverso da quello che aveva addosso quando era uscita da casa, ma questo significava semplicemente che a Melinda Alice piaceva il suo stile.
Dopo averci pensato un po’, scrisse: “Desiderio numero tre. Desidero avere le orecchie bucate e piccoli orecchini d’oro.” Suo padre non aveva permesso a Melinda di bucarsi le orecchie, ma ora ci era comunque riuscita. Si toccò i nuovi orecchini e scosse deliziata i suoi bellissimi capelli. “Posso avere tutto: stereo, nastri, TV, videodischi, motorino, macchina, tutto! Per tutta la vita!” abbracciò i libri estasiata.

Quando finalmente arrivò a scuola, Melinda era diventata quasi altruista: poteva desiderare la pace. Allora si chiese: “La lumaca è così potente?” Si toccò le orecchie, ammirò la sua blusa, la sua gonna, la sua giacca, le sue scarpe perfette. “Potrei rendere bella la gente brutta, curare gli storpi---” Si fermò. L’ondata di altruismo si era esaurita. “Potrei farla pagare a quelli che se lo meritano!” Alice guardò la scuola e tutti i ragazzi. Aveva un enorme senso di potere. “Ora, tutti dovranno fare quello che voglio.” Camminò lungo i corridoi affollati fino al suo armadietto. Melinda Alice poteva essere dolce, poteva essere spiritosa. Poteva… la campanella suonò l’appello generale. Melinda mise via i libri sbatté lo sportello dell’armadietto e si avviò al suo posto.

Hei, Melinda Alice,” sussurrò Fred. “Sai quell’importante compito di matematica la prossima ora?”
Oh no,” fece Melinda Alice con una smorfia. I suoi pensieri erano in tumulto: “Quella dannata lumaca mi ha fatto fare tardi e ho dimenticato di studiare.”
Lo bucherò,” gemette a voce alta. “Vorrei essere morta.”


FINE

1- Nel mondo anglosassone i voti vengono espressi in lettere maiuscole, la A è il voto più alto, la F (fail) quello più basso.
2- I videodischi sono gli antenati dei Compact Disc. Contengono immagini e suoni registrati in modalità analogica letti con il laser. Introdotti negli anni sessanta, verranno soppiantati dai CD.





*Judith Gorog(1938– ) Judith Gorog, scrittrice e globetrotter, è nata nel Wisconsin ma è vissuta in diverse località degli Stati uniti della Germania e dell'Italia. Ha girato in lungo e largo il Peru, il Giappone, l'Europa e l'Indonesia, continuando a scrivere i suoi racconti. La Gorog ha coltivato il suo amore per la scrittura fin da bambina: “Ho sempre scritto. Ho iniziato a scrivere racconti per bambini fin da piccola, inventando storie e commedie e riscrivendo i miti greci immaginando di dessere io a domare Pegaso.”


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