Oggi
parliamo di… filastrocche
Limerick
è il nome di una città irlandese...
...e
di una breve forma poetica dal contenuto giocoso:
Hickory
dickory dock,
the
mouse ran up the clock;
the
clock struck one
and
down he run;
hickory
dickory dock.
—Mother
Goose
Con
il titolo di Mother
Goose's Melodies
fu pubblicata già nel 1776 la prima raccolta di Limerick per
bambini.
Anche
se non capissimo tutte le parole di questa deliziosa filastrocca,
saremmo egualmente catturati dalla sonorità
e dal ritmo dei versi.
Ma
come mai queste filastrocche hanno il nome di una città irlandese?
Beh,
in origine non erano filastrocche da bambini.
Si pensa che fosse un coretto intonato dai soldati irlandesi nel 18° secolo, che terminava con il verso Wll you come up to Limerick?
Un'altra ipotesi è che si trattasse di strofette da taverna che, di solito, si concludevano con lo stesso verso.
Si pensa che fosse un coretto intonato dai soldati irlandesi nel 18° secolo, che terminava con il verso Wll you come up to Limerick?
Un'altra ipotesi è che si trattasse di strofette da taverna che, di solito, si concludevano con lo stesso verso.
Naturalmente
anche il contenuto era da taverna (o pub, per essere esatti).
Ricordate
le nostre vecchie Osterie numero 1, 2...? Tutto il mondo è paese!
E'
solo nell'ottocento che a questa forma poetica viene data dignità
letteraria, grazie ad Edward Lear
(1812-1888)
Che
non era solo poeta, ma anche un artista stimato,
tanto che fu maestro di
disegno della regina Vittoria in persona!
E
anche i suoi limerik
(in italiano limericco)
sono sempre illustrati dai suoi buffi schizzi.
Ma
come mai questo artista che amava disegnare animali divenne poeta?
Fu
per divertire i nipotini del suo datore di lavoro, Lord Stanley,
presidente della Zoological Society.
Mentre
Lear era a casa di Lord Stanley per disegnare gli animali della sua
collezione, inventava limerick per divertire i bambini di casa.
Le
storie bizzarre di quei personaggi, che compivano azioni assurde,
allentavano forse la rigidità dell’educazione vittoriana.
Ma
Lear non li chiamò Limerick, bensì
Nonsense
(A
Book of Nonsense, 1846, 1855, 1861).
I
suoi personaggi, con i loro comportamenti assurdi, ribaltano
completamente ogni concetto di buonsenso e decoro (tanto cari alla
società vittoriana).
E
Lear li accoglie per ciò che sono, con tutta la loro follia o
stupidità, liberando al tempo stesso i piccoli lettori dalla
vergogna per le proprie mancanze (sempre trascurabili, se confrontate
con gli evidenti difetti dei personaggi!)
Per
questo, forse, i limerick rimangono così attuali a distanza di quasi
due secoli.
Ma
quali sono le caratteristiche di un limerick?
Le
“forme poetiche,” infatti, hanno
caratteristiche fisse.
Forse
è più divertente se la risposta ve la do in versi:
Il
limerick, t'educe il dizionario,
è
filastrocca d'argomento vario
che,
con ritmo anapestico
vale
a farti domestico
un
mondo parallelo e immaginario.
(Da
Il libro dei Limerick. Filastrocche, poesie e nonsense -
Vallardi, Milano)
Ora,
iniziamo dal numero dei versi...
e dalla loro lunghezza:
There
was a Young Lady whose chin
Resembled
the point of a pin:
So
she had it made sharp,
And
purchased a harp,
And
played several tunes with her chin.
Proprio
così:
un
Limerick è composto da 5 versi
I
versi 3
e 4
sono i più brevi (di
solito 5
sillabe),
mentre
i versi 1,
2
e 5
sono i più lunghi
(di
solito 8
sillabe)
Però,
che poesia è senza le
rime?
There
was a Young Lady whose chin
A
Resembled
the point of a pin:
A
So
she had it made sharp,
B
And
purchased a harp,
B
And
played several tunes with her chin
A
Abbiamo
così ottenuto il tipico schema di rime delle Limerick:
A,
A, B, B, A
Come
potete notare, le rime collegano fra di loro i versi più lunghi e
quelli più brevi, creando uno stretto legame tra forma
(lay-out), rime
e, come avremo modo di vedere, contenuto.
Non
dimentichiamoci del ritmo,
perché il limerick è un componimento
che,
con ritmo anapestico
vale
a farti domestico
un
mondo parallelo e immaginario.
Sappiamo
che il ritmo è dato dalla
combinazione di sillabe
accentate e non
accentate
Pertanto,
useremo un trattino – per le sillabe
non accentate, e
una x per quelle accentate
E
allora, ritmo!
There
was a young lady of Lynn,
– X
– – X-- – X
Who
was so uncommonly thin
-
X - - X - - X
That
when she essayed
-
X - - X
To
drink lemonade
-
X - - X
She
slipped through the straw and fell in.
-
X - - X - - X
Come
potete vedere, i versi più lunghi hanno
3 accenti, perché hanno più sillabe,
mentre
quelli più brevi ne hanno 2,
perché hanno meno sillabe.
Il
primo accento veniva dopo una sillaba
–
X
= giambo
Gli
altri accenti venivano dopo due sillabe
– – X
= anapesto
Ma
per fare un Limerick non basta contare le sillabe.
Occorrono precisi contenuti!
-
Di solito nel primo verso si introduce il personaggio di cui si parla e il suo luogo di provenienza.
-
Il secondo verso definisce una caratteristica strana del personaggio.
-
Nel terzo e nel quarto si svolge un'azione che costituisce l'oggetto della poesia.
-
L'ultimo verso riprende il primo e ridefinisce il personaggio in modo da sorprendere e divertire il lettore.
There
was a young lady of Firle,
Whose
hair was addicted to curl;
It
curled up a tree,
And
all over the sea,
That
expansive young lady of Firle.
Ed
ecco un Limerick di Rodari
Una
volta un dottore di Ferrara
Voleva
levare le tonsille a una zanzara.
L'insetto
si rivoltò
E
il naso puncicò
A
quel tonsillifico dottore di Ferrara.
Quindi,
riassumendo:
1°
verso - A -
(Lungo) - Presenta il personaggio e la sua provenienza
2°
verso - A
- (Lungo) - Illustra una caratteristica o un'azione del
protagonista
3°
verso - B - (Breve) - Le
conseguenze dell'azione
4°
verso - B - (Breve) - Le
conseguenze dell'azione
5°
verso - A - (Lungo) - Richiamo al
personaggio ridefinito con un attributo divertente
♠E'
possibile, in alternativa, aggiungere la conclusione della vicenda,
che deve essere sempre divertente e insensata.
occhio
alla rima
Per
le rime, devi considerare anche l'accento
delle parole.
Prendi
Como. E' una parola piana,
perché ha l'accento sulla penultima sillaba,
perciò,
dovrai fare delle rime con altre parole piane. Le prime cose che
vengono in mente sono: duomo,
cromo, gnomo, pomo:
C'era
un vecchio signore di Como
Che
andava a spasso in cima al duomo
Ma
in italiano non ci sono solo parole piane (anche se sono la
maggioranza).
Le
parole tronche hanno l'accento sull'ultima sillaba
e sono quelle che devono segnalare l'accento graficamente:caffè,
città, virtù,
lunedì.
Le
parole sdrucciole:
hanno l'accento sulla terzultima
sillaba.
Dopo le piane sono le più frequenti in italiano: pàllido,
sàndalo, zùcchero.
Le
parole bisdrucciole: hanno l'accento sulla quartultima
sillaba e sono abbastanza rare in italiano. Frequentemente si
tratta di verbi che hanno assorbito una qualche forma pronominale:
lasciàtemeli, pàrlamene, scrìvimelo, àbitano
occhio
al ritmo
In
italiano, per i versi più lunghi
possiamo usare gli endecasillabi.
L’endecasillabo
può avere gli accenti sulla 4^, 8^ e 10^ sillaba
Per
quelli
più brevi gli ottonari.
L’ottonario avrà gli accenti
sulla 3^ e sulla 7^.
Nulla
vieta però di abbinare altri tipi di versi purché uno più lungo ed
uno più corto. L'importante è
liberare la fantasia!
Se
ora volete provare voi a scrivere il vostro insensato limericco,
potrebbero esservi utili i consigli di Gianni Rodari:
"Prendere
due parole possibilmente molto lontane come campo semantico, ma in
rima fra di loro, e lasciarle sbattere fra di loro finché dalla
scintille non nasca la prima idea della poesia"
Anche
io ci ho provato:
C'era
una bella ragazza di 'Andalo
Che
camminava con un solo sandalo
Quando
le chiesero “Perché?”
Rispose
”Non so com'è!”
Quella
stupefatta ragazza di 'Andalo.
Come
vedete vanno bene anche le rime imperfette
l'importante
è scatenare la fantasia................
...Per
riassumere:
The
sense of nonsense
-
I limerick costruiscono un mondo parallelo con un senso proprio che può apparire insensato se confrontato con la realtà. Infatti, i suoi personaggi non agiscono in base al senso comune, ma si muovono entro uno spazio poetico costruito in base a regole fisse, che ne determina la sorte. Essi rifiutano il tono moraleggiante tanto caro alla pedagogia tradizionale, di cui erano intrisi i testi scolastici inglesi dal seicento in poi, e si fanno beffe di signori barbuti ed eccentriche dame, che non sono più angeli del focolare, ma suonano l'arpa con il mento o vivono in un fosso.
-
I suoi personaggi vivono in un tempo remoto (There was è l'incipit più comune) e circolare: come in un rondò, l'inizio e la fine coincidono. A questo fa da contraltare l'apparente precisione spaziale: essi provengono da luoghi reali, ma distanti o poco conosciuti e spesso esotici, quasi a giustificarne le stranezze.
-
Di fronte all'eccentricità dei personaggi e delle situazioni, il narratore assume il ruolo di distaccato osservatore, quasi a “normalizzare” quello che “normale” non è, mettendo in crisi lo stesso concetto di “normalità.” In queste immagini speculari della realtà, tutto è capovolto: si possono avere tre mogli (due è reato), ci si può ingozzare fino a scoppiare (in Perù, però), liberando, per un momento, il narratore ed il lettore dalla pastoie delle convenzioni sociali.
Qualche
piccolo suggerimento per usare questo materiale in classe.
Warm-up
Potete
iniziare a motivare i ragazzi invitandoli a recitare le filastrocche
che conoscono (anche in dialetto), riflettendo su come il ritmo e la
rima le rendano memorabili e divertenti e magari invitateli ad
illustrarle, per riflettere sul contenuto, che risulterà spesso
insensato (Nonsense), giocoso e, a volte, malizioso o volgare: non
censurateli.
Lay-out/rima
-
Trascrivete un limerick e tagliatelo a striscioline, i ragazzi dovranno ricostruirlo, e magari trascriverlo correttamente.
-
Si può dare un elenco di parole da raggruppare in base alla rima. Ci sono degli ottimi rimari sul web.
-
Potete prendere un limerick, togliere le ultime parole dei versi e invitarli a sostituirle, magari attingendo all'elenco nel punto due. Potranno così riflettere sul concetto di rima e sul se e come la forma influenza il contenuto, e come in poesia questo legame sia particolarmente forte.
Contenuto
-
Potete scegliere dei limerick di Lear (ci sono delle valide traduzioni in italiano) e separare i versi dalle illustrazioni, e invitare i ragazzi a metterle insieme.
-
Potete scegliere dal web delle illustrazioni buffe o insolite e invitarli a comporre un limerick, magari tutti insieme.
Indirizzi utili:
in inglese
http://www.webexhibits.org/poetry/explore_famous_limerick_background.html
http://www.webexhibits.org/poetry/explore_famous_limerick_examples.html
https://www.poets.org/poetsorg/text/poetic-form-limerick
in inglese
http://www.webexhibits.org/poetry/explore_famous_limerick_background.html
http://www.webexhibits.org/poetry/explore_famous_limerick_examples.html
https://www.poets.org/poetsorg/text/poetic-form-limerick
http://www.gigglepoetry.com/poetryclassdetail.aspx?LessonPlanID=2
in italiano
http://www.paoloalbani.it/Limerick.html
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