sabato 24 ottobre 2015

Limericks


Oggi parliamo di… filastrocche




A Limerick... e ritorno




Limerick è il nome di una città irlandese...
...e di una breve forma poetica dal contenuto giocoso:
Hickory dickory dock,
the mouse ran up the clock;
the clock struck one
and down he run;
hickory dickory dock.
Mother Goose






Con il titolo di Mother Goose's Melodies fu pubblicata già nel 1776 la prima raccolta di Limerick per bambini.
Anche se non capissimo tutte le parole di questa deliziosa filastrocca, saremmo egualmente catturati dalla sonorità e dal ritmo dei versi.
Ma come mai queste filastrocche hanno il nome di una città irlandese?
Beh, in origine non erano filastrocche da bambini.  
Si pensa che fosse un coretto intonato dai soldati irlandesi nel 18° secolo, che terminava con il verso Wll you come  up to Limerick?
Un'altra ipotesi è che si trattasse di strofette da taverna che, di solito, si concludevano con lo stesso verso.
Naturalmente anche il contenuto era da taverna (o pub, per essere esatti).
Ricordate le nostre vecchie Osterie numero 1, 2...? Tutto il mondo è paese!
E' solo nell'ottocento che a questa forma poetica viene data dignità letteraria, grazie ad Edward Lear (1812-1888)


Che non era solo poeta, ma anche un artista stimato, tanto che fu maestro di disegno della regina Vittoria in persona!
E anche i suoi limerik (in italiano limericco) sono sempre illustrati dai suoi buffi schizzi.
Ma come mai questo artista che amava disegnare animali divenne poeta?
Fu per divertire i nipotini del suo datore di lavoro, Lord Stanley, presidente della Zoological Society.

Mentre Lear era a casa di Lord Stanley per disegnare gli animali della sua collezione, inventava limerick per divertire i bambini di casa.
Le storie bizzarre di quei personaggi, che compivano azioni assurde, allentavano forse la rigidità dell’educazione vittoriana.
Ma Lear non li chiamò Limerick, bensì Nonsense (A Book of Nonsense, 1846, 1855, 1861)
 
I suoi personaggi, con i loro comportamenti assurdi, ribaltano completamente ogni concetto di buonsenso e decoro (tanto cari alla società vittoriana).
E Lear li accoglie per ciò che sono, con tutta la loro follia o stupidità, liberando al tempo stesso i piccoli lettori dalla vergogna per le proprie mancanze (sempre trascurabili, se confrontate con gli evidenti difetti dei personaggi!)
Per questo, forse, i limerick rimangono così attuali a distanza di quasi due secoli.







Ma quali sono le caratteristiche di un limerick?
Le “forme poetiche,” infatti, hanno caratteristiche fisse.
Forse è più divertente se la risposta ve la do in versi:
Il limerick, t'educe il dizionario,
è filastrocca d'argomento vario
che, con ritmo anapestico
vale a farti domestico
un mondo parallelo e immaginario.
(Da Il libro dei Limerick. Filastrocche, poesie e nonsense - Vallardi, Milano)




Ora, iniziamo dal numero dei versi... e dalla loro lunghezza: 
 
There was a Young Lady whose chin
Resembled the point of a pin:
So she had it made sharp,
And purchased a harp,
And played several tunes with her chin.
- Edward Lear



Proprio così:
un Limerick è composto da 5 versi
I versi 3 e 4 sono i più brevi (di solito 5 sillabe),
mentre i versi 1, 2 e 5 sono i più lunghi (di solito 8 sillabe)


Però, che poesia è senza le rime?
There was a Young Lady whose chin A
Resembled the point of a pin: A
So she had it made sharp, B
And purchased a harp, B
And played several tunes with her chin A
Abbiamo così ottenuto il tipico schema di rime delle Limerick:
A, A, B, B, A



Come potete notare, le rime collegano fra di loro i versi più lunghi e quelli più brevi, creando uno stretto legame tra forma (lay-out), rime e, come avremo modo di vedere, contenuto.

Non dimentichiamoci del ritmo, perché il limerick è un componimento


che, con ritmo anapestico
vale a farti domestico
un mondo parallelo e immaginario.


Sappiamo che il ritmo è dato dalla combinazione di sillabe accentate e non accentate
Pertanto, useremo un trattino per le sillabe non accentate, e una x per quelle accentate


E allora, ritmo!
There was a young lady of Lynn,
X – – X-- – X
Who was so uncommonly thin
- X - - X - - X
That when she essayed
- X - - X
To drink lemonade
- X - - X
She slipped through the straw and fell in.
- X - - X - - X




Come potete vedere, i versi più lunghi hanno 3 accenti, perché hanno più sillabe,
mentre quelli più brevi ne hanno 2, perché hanno meno sillabe.
Il primo accento veniva dopo una sillaba
X = giambo
Gli altri accenti venivano dopo due sillabe
– – X = anapesto
Proprio come in una marcetta militare





Ma per fare un Limerick non basta contare le sillabe.

Occorrono precisi contenuti!

  1. Di solito nel primo verso si introduce il personaggio di cui si parla e il suo luogo di provenienza.
  2. Il secondo verso definisce una caratteristica strana del personaggio.
  3. Nel terzo e nel quarto si svolge un'azione che costituisce l'oggetto della poesia.
  4. L'ultimo verso riprende il primo e ridefinisce il personaggio in modo da sorprendere e divertire il lettore.
There was a young lady of Firle,
Whose hair was addicted to curl;
It curled up a tree,
And all over the sea,
That expansive young lady of Firle.






Ed ecco un Limerick di Rodari


Una volta un dottore di Ferrara
Voleva levare le tonsille a una zanzara.
L'insetto si rivoltò
E il naso puncicò
A quel tonsillifico dottore di Ferrara.
da G. Rodari, Parole per giocare (Grammatica della fantasia, ed Einaudi)



Quindi, riassumendo:
1° verso - A - (Lungo) - Presenta il personaggio e la sua provenienza
2° verso - A - (Lungo) - Illustra una caratteristica o un'azione del protagonista
3° verso - B - (Breve) - Le conseguenze dell'azione
4° verso - B - (Breve) - Le conseguenze dell'azione
5° verso - A - (Lungo) - Richiamo al personaggio ridefinito con un attributo divertente
E' possibile, in alternativa, aggiungere la conclusione della vicenda, che deve essere sempre divertente e insensata.
Per scrivere il vostro limerick in italiano dovete tener presente i seguenti elementi:

 occhio alla rima
Per le rime, devi considerare anche l'accento delle parole.
Prendi Como. E' una parola piana, perché ha l'accento sulla penultima sillaba,
perciò, dovrai fare delle rime con altre parole piane. Le prime cose che vengono in mente sono: duomo, cromo, gnomo, pomo:
C'era un vecchio signore di Como
Che andava a spasso in cima al duomo


Ma in italiano non ci sono solo parole piane (anche se sono la maggioranza).
Le parole tronche hanno l'accento sull'ultima sillaba e sono quelle che devono segnalare l'accento graficamente:caffè, città, virtù, lunedì.
Le parole sdrucciole: hanno l'accento sulla terzultima sillaba. Dopo le piane sono le più frequenti in italiano: pàllido, sàndalo, zùcchero.
Le parole bisdrucciole: hanno l'accento sulla quartultima sillaba e sono abbastanza rare in italiano. Frequentemente si tratta di verbi che hanno assorbito una qualche forma pronominale: lasciàtemeli, pàrlamene, scrìvimelo, àbitano


occhio al ritmo
In italiano, per i versi più lunghi possiamo usare gli endecasillabi. L’endecasillabo può avere gli accenti sulla 4^, 8^ e 10^ sillaba
Per quelli più brevi gli ottonari. L’ottonario avrà gli accenti sulla 3^ e sulla 7^.
Nulla vieta però di abbinare altri tipi di versi purché uno più lungo ed uno più corto. L'importante è liberare la fantasia!


Se ora volete provare voi a scrivere il vostro insensato limericco, potrebbero esservi utili i consigli di Gianni Rodari:
"Prendere due parole possibilmente molto lontane come campo semantico, ma in rima fra di loro, e lasciarle sbattere fra di loro finché dalla scintille non nasca la prima idea della poesia"

Anche io ci ho provato:
C'era una bella ragazza di 'Andalo
Che camminava con un solo sandalo
Quando le chiesero “Perché?”
Rispose ”Non so com'è!”
Quella stupefatta ragazza di 'Andalo.


Come vedete vanno bene anche le rime imperfette
l'importante è scatenare la fantasia................


...Per riassumere:
The sense of nonsense
  • I limerick costruiscono un mondo parallelo con un senso proprio che può apparire insensato se confrontato con la realtà. Infatti, i suoi personaggi non agiscono in base al senso comune, ma si muovono entro uno spazio poetico costruito in base a regole fisse, che ne determina la sorte. Essi rifiutano il tono moraleggiante tanto caro alla pedagogia tradizionale, di cui erano intrisi i testi scolastici inglesi dal seicento in poi, e si fanno beffe di signori barbuti ed eccentriche dame, che non sono più angeli del focolare, ma suonano l'arpa con il mento o vivono in un fosso.
  • I suoi personaggi vivono in un tempo remoto (There was è l'incipit più comune) e circolare: come in un rondò, l'inizio e la fine coincidono. A questo fa da contraltare l'apparente precisione spaziale: essi provengono da luoghi reali, ma distanti o poco conosciuti e spesso esotici, quasi a giustificarne le stranezze.
  • Di fronte all'eccentricità dei personaggi e delle situazioni, il narratore assume il ruolo di distaccato osservatore, quasi a “normalizzare” quello che “normale” non è, mettendo in crisi lo stesso concetto di “normalità.” In queste immagini speculari della realtà, tutto è capovolto: si possono avere tre mogli (due è reato), ci si può ingozzare fino a scoppiare (in Perù, però), liberando, per un momento, il narratore ed il lettore dalla pastoie delle convenzioni sociali.






Qualche piccolo suggerimento per usare questo materiale in classe.
Warm-up
Potete iniziare a motivare i ragazzi invitandoli a recitare le filastrocche che conoscono (anche in dialetto), riflettendo su come il ritmo e la rima le rendano memorabili e divertenti e magari invitateli ad illustrarle, per riflettere sul contenuto, che risulterà spesso insensato (Nonsense), giocoso e, a volte, malizioso o volgare: non censurateli.


Lay-out/rima
  1. Trascrivete un limerick e tagliatelo a striscioline, i ragazzi dovranno ricostruirlo, e magari trascriverlo correttamente.
  2. Si può dare un elenco di parole da raggruppare in base alla rima. Ci sono degli ottimi rimari sul web.
  3. Potete prendere un limerick, togliere le ultime parole dei versi e invitarli a sostituirle, magari attingendo all'elenco nel punto due. Potranno così riflettere sul concetto di rima e sul se e come la forma influenza il contenuto, e come in poesia questo legame sia particolarmente forte.


Contenuto
  • Potete scegliere dei limerick di Lear (ci sono delle valide traduzioni in italiano) e separare i versi dalle illustrazioni, e invitare i ragazzi a metterle insieme.
  • Potete scegliere dal web delle illustrazioni buffe o insolite e invitarli a comporre un limerick, magari tutti insieme.

















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