lunedì 28 luglio 2025

L'ultimo paradosso

 


Edward Hock (1930-2008) è stato uno scrittore statunitense di romanzi gialli e di fantascienza. In questo suo breve racconto L’ultimo paradosso (TheLast Paradox), affronta l’argomento dei viaggi nel tempo, fonte inesauribile di paradossi, da una prospettiva alquanto originale. Non a caso il racconto esordisce citando lo scrittore inglese G.K Chesterton (1874-1936) - noto al grande pubblico per essere l’autore dei Racconti di Padre Brown - che fu maestro del paradosso che usò non solo per stupire i suoi lettori, ma per spingerli a guardare la realtà da insolite prospettive e mettere in dubbio le loro certezze, egli infatti affermava che “il paradosso ha lo scopo di rendere la verità stessa paradossale.


⌛Suggerimenti:

dello stesso autore ho già tradotto due brevi racconti caratterizzati da finali altrettanto sorprendenti e paradossali:                                                                        👉Zoo interplanetario; Gli ultimi unicorni







L’ultimo paradosso

Edward Hock



È un peccato che G.K Chesterton non abbia mai scritto una storia sui viaggi nel tempo” lamentò il professor Fordley mentre faceva le ultime attente modifiche alla sua grande macchina ricoperta da una cupola di vetro. “Lui, secondo me, avrebbe certamente trovato la soluzione al paradosso inerente ad ogni viaggio nel passato e nel futuro.”

John Comptoss, che fra pochi istanti sarebbe diventato il primo viaggiatore di quel genere fuori dalle pagine di un romanzo, agganciò le cinghie della sua tuta pressurizzata appositamente progettata, “Vuol dire che c’è una soluzione? Lei non crede che andrò a finire nel 2000 e che tornerò indietro con ogni sorta di affascinanti informazioni?”

Forderly scosse mestamente la testa. “Naturalmente no, ragazzo mio. Non te l’ho detto prima per non allarmarti, ma quando uscirai fuori dalla mia macchina del tempo, non sarai nell’anno 2000.”

Ma questo è quello per cui la macchina è stata programmata, non è così?”

Forderly indicò i quadranti. “Certamente la macchina è programmata per andare avanti 35 anni nel futuro, ma c’è un piccolo dettaglio che tutti gli scrittori di viaggi nel tempo si sono lasciati sfuggire.”

John Comptoss sembrò sconcertato. “Qual è il problema, professore? Pensa che salterò fuori nel bel mezzo della Guerra atomica o qualcosa del genere?”

Non è questo, è piuttosto…. beh, perché tutti questi scrittori hanno sempre immaginato che i viaggi nel tempo fossero comunque possibili? Ora noi sappiamo che è possibile, in questa macchina, aumentare o diminuire l’età di un animale, in modo molto simile a come l’età di un viaggiatore nello spazio cambierebbe se si avvicinasse alla velocità della luce.”

Naturalmente, professore. Lo abbiamo fatto con rocce e piante, e perfino topi...”

Forderly sorrise. “In altre parole, tutto quello che va nella macchina ne viene influenzato. Ma nessuno ha mai capito prima che soltanto il materiale nella macchina del tempo può invecchiare o ringiovanire. Quando uscirai fuori tu sarai più vecchio, ma il mondo non sarà cambiato.”

Vuol forse dire che il solo modo in cui potremmo portarci all’anno 2000 sarebbe quello di costruire una macchina del tempo abbastanza grande da contenere tutta la Terra?” Chiese incredulo John Comptoss.

Esattamente,” rispose Forderly. “E naturalmente, questo è impossibile. Pertanto, i viaggi nel tempo descritti nei romanzi non saranno mai possibili.”

Così lei mi infilerà dentro questa pazza macchina e mi farà diventare più vecchio? Solo questo e niente altro?”

Non è abbastanza, John? Adesso hai ventotto anni, e fra un momento sarai più vecchio di trentacinque anni. Ne avrai sessantatré...”

È certo di potermi riportare indietro? Ai ventotto anni?”

Forderly ridacchiò. “Naturalmente, ragazzo mio. Ma devi ricordare tutto quello che ti succede. Tutto. C’è sempre una possibilità che le mie telecamere perdano qualcosa.”

Il giovanotto sospirò. “Facciamola finita. Tutta questa faccenda è quasi una delusione, adesso che so che non arriverò nel 2000.”

Entra,” disse Forderly con calma, “e… buona fortuna.”

Le pesanti porte si chiusero fragorosamente dietro di lui, e immediatamente la condensa del vapore acqueo iniziò ad appannare la cupola di vetro.


******


Il professor Forderly andò al pannello di controllo e ne verificò l’impostazione. Sì, trentacinque anni nel futuro… Non il futuro del mondo, ma soltanto il futuro di John Comptoss…

La grande macchina ebbe una lieve vibrazione, come se stesse sospirando per il sovraccarico del suo occupante umano. Ci vollero dieci minuti prima che l’indicatore raggiungesse la tacca dei trentacinque anni, e allora Forderly girò la manopola per invertire il tempo. Mentre aspettava il ritorno del viaggiatore del tempo, controllò le telecamere e i quadranti e le centinaia di strumenti ausiliari che erano stati necessari a tutto ciò. Sì, stavano funzionando tutti.

Ci era riuscito, ci era riuscito con un essere umano.

La luce verde del pannello lampeggiò e si avvicinò alla porta di pesante acciaio. Questo era il momento, il momento del supremo trionfo.

La porta si aprì, lentamente, e l’indistinta figura di John Comptoss avanzò attraverso il fumo.

John, John, ragazzo mio, stai bene!”

No, professore,” gli rispose la voce dal vapore, che suonava alquanto strana. “Ha scelto l’uomo sbagliato per il suo test, l’uomo sbagliato…”

Che ti è successo, John. Fammi vedere la faccia.”

Professore sono morto a sessanta anni… e c’è solo un posto da cui nemmeno la sua macchina potrebbe farmi tornare indietro. Un posto dove il tempo non esiste...”


******


E allora il fumo si diradò alquanto e il professor Forderly lo guardò in faccia…

E urlò…



FINE

Nessun commento:

Posta un commento