Auguri di buone feste...
e buona lettura
Più veloce della luce
Il
Nuovo Acceleratore
(The
New Accelerator)
di
H. G. Wells, fu
pubblicato la prima volta nella rivista
The
Strand nel
1901.
Ancora
una volta lo scrittore affronta il tema del tempo. Nel 1895 aveva
pubblicato La
macchina del
tempo
(The
Time Machine),
in cui immaginava di poter viaggiare nel futuro grazie ad una
prodigiosa macchina del tempo, appunto. In questo racconto, invece,
le barriere temporali vengono infrante grazie ad un preparato
chimico,
che il suo inventore, il
professor
Gibberne, amico del narratore in prima persona che
coincide con lo scrittore,
battezza Nuovo
Acceleratore.
Wells,
chimico egli stesso, sembra muoversi in un campo a lui più familiare
e si diverte ad inventare uno pseudo prodotto, con tanto di
etichette, confezione, rete
di distribuzione
e
costo.
Il nuovo farmaco è stato inventato per renderci più adatti a questi “tempi frenetici" avendo la capacità accelerare migliaia di volte il nostro organismo “per un certo periodo dalla cima della testa alla punta dei piedi.” La conseguenza è che il mondo circostante sembra “congelato.” Come in un film al rallentatore, i fotogrammi si susseguono così lentamente che le persone sembrano grottesche statue di cera, mentre i protagonisti riescono a vivere in pochissimi secondi eventi che normalmente si svolgerebbero nel giro di qualche ora. L'unico effetto collaterale, una lieve accelerazione dell'invecchiamento, poca cosa rispetto ai vantaggi: “Immagina uno statista in una situazione difficile… O un medico che, in una situazione di estrema urgenza, voglia sedersi a sviscerare il caso.” L'autore è consapevole delle implicazioni etiche di questa invenzione: “...naturalmente, le imprese più notevoli e, eventualmente, perfino criminali possono essere commesse impunemente grazie a questo, per così dire, sgattaiolare tra gli interstizi del tempo.” Ma, quasi a rivendicare la neutralità della scienza, l'autore decide che “… questa è squisitamente materia di giurisprudenza medica e del tutto fuori dalla nostra competenza. Produrremo e venderemo l'Acceleratore e in quanto alle conseguenze staremo a vedere.” Quattro anni dopo Einstein pubblicherà la sua teoria della relatività.
Il nuovo farmaco è stato inventato per renderci più adatti a questi “tempi frenetici" avendo la capacità accelerare migliaia di volte il nostro organismo “per un certo periodo dalla cima della testa alla punta dei piedi.” La conseguenza è che il mondo circostante sembra “congelato.” Come in un film al rallentatore, i fotogrammi si susseguono così lentamente che le persone sembrano grottesche statue di cera, mentre i protagonisti riescono a vivere in pochissimi secondi eventi che normalmente si svolgerebbero nel giro di qualche ora. L'unico effetto collaterale, una lieve accelerazione dell'invecchiamento, poca cosa rispetto ai vantaggi: “Immagina uno statista in una situazione difficile… O un medico che, in una situazione di estrema urgenza, voglia sedersi a sviscerare il caso.” L'autore è consapevole delle implicazioni etiche di questa invenzione: “...naturalmente, le imprese più notevoli e, eventualmente, perfino criminali possono essere commesse impunemente grazie a questo, per così dire, sgattaiolare tra gli interstizi del tempo.” Ma, quasi a rivendicare la neutralità della scienza, l'autore decide che “… questa è squisitamente materia di giurisprudenza medica e del tutto fuori dalla nostra competenza. Produrremo e venderemo l'Acceleratore e in quanto alle conseguenze staremo a vedere.” Quattro anni dopo Einstein pubblicherà la sua teoria della relatività.
↦Curiosità:
Italo
Svevo si
ispirò al racconto di
Wells per
scrivere
"Lo specifico del dottor Menghi" - un racconto di fantascienza pubblicato postumo da Mondadori nel volume “Saggi e Pagine Sparse” (1954). Il protagonista è infatti un medico che ricorre ad un'accelerazione del metabolismo per combattere l'invecchiamento e, forse, la morte.
"Lo specifico del dottor Menghi" - un racconto di fantascienza pubblicato postumo da Mondadori nel volume “Saggi e Pagine Sparse” (1954). Il protagonista è infatti un medico che ricorre ad un'accelerazione del metabolismo per combattere l'invecchiamento e, forse, la morte.
↦Letture
consigliate: Ho
trovato un interessante saggio in formato
PDF
“La relatività per tutti” di Martin Gardner - matematico, divulgatore scientifico ma anche illusionista e inventore di giochi matematici.
“La relatività per tutti” di Martin Gardner - matematico, divulgatore scientifico ma anche illusionista e inventore di giochi matematici.
Il Nuovo Acceleratore
H.G. Wells, 1901
Se mai
qualcuno ha trovato una ghinea mentre stava cercando uno spillo, di
sicuro questo è il mio buon amico professor Gibberne. Ho già
sentito di ricercatori che sono andati oltre ogni aspettativa, ma mai
quanto lui. Lui ha veramente, almeno questa volta, senza nessuna
esagerazione, trovato qualcosa che rivoluzionerà la vita degli
uomini. E questo quando stava semplicemente cercando un generico
stimolante nervoso per aiutare le persone apatiche a stare al passo
con questi tempi frenetici. Ho provato quella sostanza diverse volte
ormai e non posso fare niente di meglio se non descrivere gli effetti
che ha avuto su di me. E' abbastanza chiaro che ci sono in serbo
esperienze stupefacenti per tutti quelli alla ricerca di nuove
sensazioni.